Niente quarti di finale di Coppa Italia per il Cagliari, che a San Siro viene strapazzato dall'Inter di Antonio Conte. 4-1 il risultato finale, senza appello, al termine di una partita a senso unico e molto attesa alla vigilia, anche per la sfida nella sfida tra i due grandi ex, uno per squadra: Radja Nainggolan e Nicolò Barella.

LE FORMAZIONI - Per l'occasione mister Maran fa un parziale turnover. Spazio dunque a Olsen, protetto da Pisacane e Walukiewicz, e a Faragò e Lykogiannis sulle fasce. A centrocampo Nandez, Oliva e Ionita assieme a Radja Nainggolan. In avanti, invece, Castro pronto a supportare Cerri.

Antonio Conte risponde con Handanovic, Godin, Ranocchia, Skriniar, Lazaro, Barella, Brozovic, Borja Valero, Dimarco, Alexis Sanchez e Lukaku.

Direzione di gara affidata all'arbitro Chiffi.

PRIMO TEMPO - La partenza del match, per i rossoblù, è da incubo. Pronti via e Oliva alleggerisce all’indietro con troppa sufficienza. Ne nasce un assist perfetto per Lukaku che si avventa sul pallone, entra in area e, nonostante la disperata opposizione di Pisacane, infila Olsen.

Sono passati appena 23 secondi e il Cagliari è già sotto.

Con un esordio del genere, la squadra di Maran – sotto choc - fatica ad ingranare e resta inevitabilmente in balìa delle folate nerazzurre. E dopo 10 minuti arriva il secondo brivido. Corner da destra, cross di Dimarco verso Lukaku che sfiora di testa. La palla si infila in rete alle spalle di Olsen, ma l’arbitro Chiffi – consultato il Var – annulla per un millimetrico offside del bomber nerazzurro.

Al 22esimo, però, arriva una nuova mazzata e questa volta è regolare: cross dalla destra di Barella, Lukaku, pressato, non riesce a trovare la deviazione vincente, ma ci pensa Borja Valero, che sfugge a Faragò e da due passi infila in qualche modo il 2-0.

Subìto il raddoppio, il Cagliari sembra stordito e non riesce a riorganizzarsi e a trovare idee per riuscire ad affacciarsi dalle parti di Handanovic.

Poco prima della mezzora l’Inter reclama il calcio di rigore per un tocco di braccio di Lykogiannis su un tentativo di cross di Lazaro, ma Chiffi e il Var graziano i rossoblù.

L’ultima parte di frazione è sempre e solo di marca nerazzurra, grazie alla vena di Dimarco e a Lukaku e soprattutto a Sanchez, vere e proprie, immarcabili spine nel fianco.

Tanto che, dopo 47 minuti di apnea costante, per i rossoblù l’intervallo appare come una sospirata boccata di ossigeno.

L'esultanza dell'Inter dopo il raddoppio (Ansa)
L'esultanza dell'Inter dopo il raddoppio (Ansa)
L'esultanza dell'Inter dopo il raddoppio (Ansa)

SECONDO TEMPO - Nella ripresa Maran prova subito a cambiare. Resta negli spogliatoi Castro, mai in partita, e dentro Marko Rog.

Ma il copione non cambia: l’Inter domina e dopo 4 minuti cala il tris. Altro cross perfetto di Barella dalla destra e stacco imperioso di testa del solito Romelu Lukaku che non lascia scampo a Olsen.

Il Cagliari è ormai annichilito, mentre l’Inter, tutt’altro che sazia, ma – anzi - galvanizzata, continua a fare gioco per affondare di nuovo il coltello.

Al 57’ ci prova Barella, che libera il tiro da fuori, trovando la risposta di Olsen.

Due minuti dopo primo, timido, squillo rossoblù, con Faragò che imbecca bene Nainggolan in area, ma il tentativo del Ninja viene murato in corner dalla difesa nerazzurra.

L'esultanza di Lukaku dopo il tris (Ansa)
L'esultanza di Lukaku dopo il tris (Ansa)
L'esultanza di Lukaku dopo il tris (Ansa)

L'Inter cala il ritmo e si limita a controllare. I rossoblù provano allora ad approfittarne.

Al 68’ è ancora Nainggolan a rendersi protagonista con la sua specialità: la bomba da fuori area. Il tiro del capitano rossoblù, con Handanovic fuori causa, si stampa però sul palo.

Al 73’, invece, i rossoblù trovano la rete del 3-1. La firma Oliva, che – smarcato da un bel colpo di tacco di Cerri – indovina il destro vincente, che sorprende Handanovic e che permette al centrocampista uruguaiano di riscattarsi – almeno in parte – dall’erroraccio di inizio partita.

Poco prima dell'80' Maran si gioca il tutto per tutto: fuori Ionita e Nandez, dentro Joao Pedro e Birsa.

Ma i due fantasisti non fanno in tempo a prendere posizione che l'Inter fa poker. Calcio d'angolo dalla destra e Ranocchia torreggia di testa, infilando la sfera alle spalle di Olsen.

È il colpo che spezza definitivamente le gambe agli uomini di Maran, ma che non placa la furia agonistica dei padroni di casa.

Rolando Maran sconsolato (Ansa)
Rolando Maran sconsolato (Ansa)
Rolando Maran sconsolato (Ansa)

A cinque dal termine Lazaro conquista una punizione a tre metri dal limite. Calcia Biraghi, entrato nella ripresa, ed Olsen è costretto a distendersi per evitare l'ennesima rete.

Nel finale è ancora l'Inter a rendersi pericolosa. Il Cagliari invece, nonostante i tentativi di sfondare - senza fortuna - di Joao Pedro, attende solo il triplice fischio, che arriva - quasi liberatorio - dopo tre minuti di recupero.

Finisce 4-1. Troppa Inter per il Cagliari, che, dopo le quattro sconfitte consecutive in campionato, saluta la Coppa Italia.

I nerazzurri invece conquistano i quarti e aspettano la vincente di Fiorentina-Atalanta.

(Unioneonline/l.f.)

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