Cambia un’altra panchina illustre in Serie A: quella dell’Inter. A tre giorni dalla finale di Champions League malamente persa contro il Psg (5-0 sabato a Monaco di Baviera), Simone Inzaghi ha deciso di accettare la faraonica offerta dell’Al-Hilal, formazione dell’Arabia Saudita. Non certo un addio inatteso: che ci fossero proposte sul tavolo era stato lui stesso a dirlo una settimana fa, nel Media Day ad Appiano Gentile.

L’incontro fra Inzaghi e la società si è tenuto questo pomeriggio a Milano, nella sede del club. In sede si è presentato anche l’avvocato Angelo Capellini, che gestisce i contratti dell’Inter. Con l’ormai ex allenatore nerazzurro presenti il presidente Giuseppe Marotta e il direttore sportivo Piero Ausilio. Al confronto, Inzaghi ha comunicato alla società la decisione di accettare l’offerta dell’Al-Hilal.

Per lui immediato il ritorno in panchina: l’Al-Hilal debutterà mercoledì 18 giugno alle ore 21 al Mondiale per Club contro il Real Madrid a Miami. Poco prima, alle 3 ora italiana a Pasadena, l’Inter giocherà invece coi messicani del Monterrey. E ci sarà un altro allenatore, con Cesc Fàbregas (Como) e Roberto De Zerbi (Marsiglia) come favoriti.

Il ciclo di Inzaghi all’Inter, iniziato quattro anni fa, si chiude con uno scudetto (2023-2024), tre Supercoppe Italiane (2021, 2022 e 2023) e due Coppe Italia (2021-2022 e 2022-2023), ma anche due finali di Champions League perse.

«A nome del nostro azionista Oaktree e di tutto il club», il commento del presidente dell'Inter Marotta, «desidero ringraziare Simone Inzaghi per il lavoro svolto, per la passione dimostrata e anche per la sincerità nel confronto odierno, che ha portato alla decisione comune di separare le nostre strade. Solamente quando si è combattuto insieme per raggiungere il successo giorno per giorno, si può avere un dialogo franco come quello accaduto oggi».

«Ogni giorno ho dedicato all'Inter il mio primo e ultimo pensiero della giornata. Sono stato ricambiato con professionalità e passione da calciatori, dirigenti e da ogni singolo dipendente del club», il messaggio di Inzaghi. «I sei trofei conquistati, tra cui lo scudetto della Seconda Stella, unitamente al percorso in Uefa Champions League nel 2023 e pochi giorni fa, sono la testimonianza tangibile di quanto il mio lavoro sia stato supportato da una comunione d'intenti con il mio staff e con ogni componente dell'Inter».

Inzaghi ha poi ringraziato «gli azionisti per la fiducia che non è mai mancata, il presidente e i suoi collaboratori per l'aiuto e il dialogo quotidiani. In una giornata difficile come quella di oggi penso sia giusto ribadire questo senso di gratitudine anche per il confronto che si è concluso poco fa. Siamo stati sinceri e abbiamo insieme deciso di concludere questo magnifico percorso. Un'ultima parola la voglio dedicare ai milioni di tifosi nerazzurri che mi hanno incitato, hanno pianto e sofferto nei momenti difficili e hanno riso e festeggiato nei sei trionfi che abbiamo vissuto insieme. Non vi dimenticherò mai. Forza Inter».

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