Per Francesco Calzona prima in campionato col Napoli e ancora un 1-1, come col Barcellona nel suo debutto assoluto dopo l'esonero di Walter Mazzarri, ma molto diverso per come è arrivato rispetto a mercoledì in Champions League. 

«Sapevamo che il Cagliari parte forte e chiude altrettanto forte», il commento dell'allenatore all'esordio in Serie A (al massimo aveva fatto il vice, anche in rossoblù nel 2020-2021 con Eusebio Di Francesco). «Abbiamo perso tanti palloni, nel secondo tempo abbiamo fatto meglio e avuto occasioni per chiudere la partita, cosa che non abbiamo fatto. Però almeno siamo stati ordinati, cosa che è importante per come io vedo il calcio».

L'errore. L'1-1 di Luvumbo è arrivato su un errore enorme di Juan Jesus. Ma prima il Napoli aveva due volte fallito la palla dello 0-2, cosa che dà fastidio a Calzona: «Sono due occasioni che dovevamo sfruttare, ma sul gol dovevamo stare attenti perché era una palla calciata a centrocampo. Avevo messo Ostigard perché forte di testa e perché dovevamo gestire questi ultimi minuti: ripartiamo dalla gestione discreta dopo il gol e andiamo avanti, non possiamo fare altro». I tanti punti persi impongono al Napoli un cambio di obiettivo: «Nella situazione in cui siamo dobbiamo pensare partita dopo partita, andare in ogni campo a cercare di vincere il più possibile. Poi alla fine tiriamo le somme, è inutile fare progetti. Finché l'aritmetica non ci condanna bisogna ambire all'obiettivo massimo, anche se certo questo pareggio complica molto».

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