"Non scherziamo: il Carbonia è di tutti, non può scomparire".

L'ipotesi che il club biancoblù, col suo carico di storia intimamente legato agli esordi della città mineraria, possa scomparire dalla scena calcistica e ripartire dalle categorie più basse, scuote tifosi e non.

È una corsa contro il tempo per evitare che non venga iscritto al prossimo torneo di Promozione dato che le trattative per la cessione sono appese a un debolissimo filo.

IL COMUNE - L'amministrazione comunale, pur non entrando nel merito delle difficoltose trattative fra i dirigenti (la famiglia Giganti) e i possibili successori (una cordata locale), interviene con un appello: "Si trovi una soluzione: noi proveremo una mediazione nei limiti delle nostre competenze, ma con ottimismo".

Lo dice il nuovo assessore allo Sport, Valerio Piria, in carica da circa una settimana ma già coinvolto in una grana i cui esiti sono incerti dopo che il presidente biancoblù,

Renato Giganti, ha rimarcato come fosse irricevibile l'offerta economica della cordata cittadina che, comunque, tiene aperta la porta.

I TIFOSI - Tenterà allora una mediazione sia la politica sia la tifoseria.

"«Il Carbonia con la sua storia è un bene di tutti - spiega l'assessore - non metto parola nelle trattative ma cercherò di incontrare le parti almeno per assicurare la nostra volontà di risolvere i problemi dello stadio".

Stesso convincimento della tifoseria Briganti che ha pure appeso uno striscione-invito fra il municipio e la chiesa: "Cedere la squadra - si legge - per salvare la bandiera".

"Ai Giganti - sottolinea Damiano Basciu, leader dell'associazione - riconosciamo 15 anni di sacrifici, ma è entusiasmante pure il progetto della cordata locale: nel fine settimana tenteremo di far incontrare le parti, e l'assessore è invitato, per capire i margini di manovra per il bene di un club. Non può ripartire dall'ultima categoria".

LE VECCHIE GLORIE - Ipotesi che fa inorridire alcuni protagonisti indiscutibili del calcio biancoblù.

Come Checco Fele, l'allenatore ai tempi della serie C2, anni 80: "Non giudico le posizioni delle parti, ma questa vicenda mi intristisce perché Carbonia merita ben altri palcoscenici: scorgo invece troppe polemiche». Fele fa pure notare come «queste situazioni sembrino ripetersi ogni fine stagione".

Auspica il buon senso pure Floriano Congiu, mito calcistico locale, quando afferma che "disconoscere l'impegno dei Giganti e di quanti sono stati loro partner è ingeneroso, ma se la cordata locale ha intenzioni serie allora ognuno si mostri disponibile".

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