Superare il terrore delle grandi. Farlo in trasferta per mandare un forte segnale d’orgoglio e dignità ai propri tifosi. Dopo la beffa di San Siro contro il Milan il Cagliari sa che si può.

Il Campionato è vero che esprime valori nettamente differenti, ma saperli ridurre con strategie tattiche adeguate è il compito delle squadre più orgogliose e combattive.

Contro l’undici giallorosso già all’andata ci fu una verifica di rilievo, sotto di due gol si riacciuffò il risultato. La mente sgombra e la gambe in palla sono le condizioni di base per riuscire nell’impresa.

La classifica in cassaforte è uno psicologo straordinario, l’arrivo di nuovi giocatori lo stimolo a farsi trovare sempre al top della condizione. Senza Di Gennaro e Padoin Rastelli può comunque scegliere. Non deve inventare niente ma tentare di far giocare ciascuno nel proprio ruolo. Da lui i primi segnali di coraggio. Se rinuncerà a troppi giocatori d’attacco il messaggio in codice è chiaro, stiamo temendo e dobbiamo difenderci.

Se metterà dentro almeno tre dei suoi pezzi da novanta creerà qualche grattacapo agli avversari e darà una chiara indicazione al gruppo. Vogliamo credere a questa seconda opzione e pertanto, Rafael in porta, Isla, Ceppitelli, Alves e Murru in difesa. Dessena, Tachtsidis e Barella a centrocampo. Joao Pedro con Farias e Sau in avvio.

Nella Roma, oltre a Florenzi non ci sarà Juan Jesus squalificato. Szczesny sarà il portiere, Manolas, Fazio e Rudiger i tre difensori, Peres, Strootman, De Rossi e Emerson i centrocampisti, Nainggolan e Perotti i trequartisti, Dzeko la punta avanzata.

Dirigerà l’incontro il Signor Guida di Torre Annunziata. La gara sarà il posticipo di domenica alle 20,45. Radiocronaca diretta su Radiolina a partire dalle ore 20.
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