Goleada dell'Inter al Sant'Elia: 5-1Il Cagliari inizia bene poi crollaRastelli: "Il terzo gol una mazzata"
La forza dei nervi distesi stavolta non è bastata. Contro un'Inter affamata di punti europei, il Cagliari ormai a un passo dalla salvezza subisce una severa lezione: 1-5, per pareggiare la vittoria dell'andata. Ma i rimpianti ci sono, perché stavolta i rossoblù hanno sbagliato troppo. E contro una squadra della qualità e della potenza fisica dell'Inter non è permesso.
La lista degli errori si può forse far iniziare dal modulo, con l'inedita difesa a tre (Pisacane - Alves - Capuano), supportata dai due esterni futili come Isla e Padoin. Joao Pedro, che avrebbe il compito di accendere Borriello, si mangia un gol fatto (salvataggio sulla linea) e per non essere da meno Gabriel regala un quasi gol ai nerazzurri alla mezz'ora. Pochi minuti e l'Inter passa con un affondo di Perisic. Prima che il Cagliari possa riprendersi, Pisacane respinge forse con un braccio e Banega dal limite castiga il portiere in prestito dal Milan.
Eppure il Cagliari è bravo a non cedere. Di Gennaro coglie il palo su punizione, poi Borriello inventa un gran gol di testa che riaccende le speranze. A spegnerle, dopo un minuto della ripresa è ancora Perisic. Da quel momento la partita è chiusa e le reti di Icardi su evitabilissimo rigore e Gagliardini dalla distanza servono soltanto a evidenziare anche in termini numerici la giornata storta del Cagliari.
A renderla ancora più triste, i cori contro Ibarbo e la sgradevole sensazione di resa della squadra nel finale. Il Cagliari delle goleade, che si credeva ormai un ricordo, è riapparso in un pomeriggio di primavera. Speriamo sia l'ultima volta.