La salvezza l'ha attesa soffrendo per tutta la partita, poi è andato a festeggiarla sotto il settore ospiti con Claudio Ranieri: Tommaso Giulini può ora gioire per l'obiettivo, raggiunto dal Cagliari con una giornata d'anticipo. «La dedica è per chi ha scritto la storia di questa società e di quest'Isola come Gigi Riva», il messaggio appena finita la gara col Sassuolo. 

«Sicuramente poi è per questa meravigliosa gente, che non ha mai smesso di supportarci nemmeno nel girone d'andata quando le cose non andavano bene». Il presidente ripercorre la stagione, cercando i momenti chiave: «Con l'innesto di Mina e Gaetano avevamo messo qualcosa in più. Dopo la partita con la Lazio ero andato io a parlare e avevo attaccato i ragazzi arrivati in estate, perché non stavano facendo abbastanza, lo stesso ha fatto Ranieri. Da lì la squadra ha sempre dato tutto, ci abbiamo creduto e non abbiamo mollato nemmeno dopo la brutta sconfitta col Genoa. Sullo stadio non voglio rispondere: le istituzioni dovrebbero prendersi le loro responsabilità, ancor di più di quanto sta provando a fare il mio amico Andrea Abodi». Intanto c'è un annuncio: «Con questa salvezza c'è il rinnovo automatico per altri due anni di Bonato. Vogliamo ripartire con lui, Ranieri e tanti di questi protagonisti».

La permanenza

Uno dei temi dell'immediato post partita di Sassuolo-Cagliari è capire se Ranieri rimarrà allenatore del Cagliari anche nella prossima stagione. Giulini lascia aperta ogni porta: «Lo vedremo in panchina finché vorrà lui, non ci sono contratti. È tornato l'anno scorso, e senza Riva probabilmente non sarebbe successo, e ci ha portati in Serie A con quella serata indimenticabile di Bari. Pensavamo di partire meglio, con l'adrenalina della promozione, ma abbiamo fatto soffrire i tifosi nel girone d'andata. Questa salvezza arriva nel giorno del compleanno di mio padre, scomparso dieci anni fa: senza di lui non sarei mai riuscito a fare quello che ho fatto e a rappresentare quest'isola che ci dà tutto». Da Giulini anche un pensiero nei confronti dei rivali odierni: «Al Sassuolo auguro il meglio, merita di tornare in Serie A perché ha dato una lezione su come si può fare calcio in provincia e con pochi tifosi».

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