A Foggia la sua squadra è stata bloccata dal Coronavirus proprio quando si preparava ad azzannare il Bitonto ed a superarlo al primo post del girone H della serie D. Il campionato è stato sospeso ed ora Roberto Felleca, patron del Foggia, sardo di Selargius, attende notizie dalla Lega nazionale dilettanti.

Lui è tornato nell'Isola, a Foggia è invece rimasto l'altro sardo, Ninni Corda, allenatore di questo Foggia che puntava e punta alla Serie C, da ottenere sul campo o a tavolino. I due sardi hanno in mano una squadra e una società dal passato glorioso, con tappe in Serie A. Appena un anno fa il Foggia giocava in B. Poi, il fallimento, con la società prelevata da Felleca.

Presidente, la Serie D ripartirà?

"Non credo. I costi per rispettare il protocollo sanitario non sono sostenibili".

Felleca, quali le cifre per rispettare il protocollo sanitario?

"Solo per i tamponi saranno necessari circa 60mila euro. Tra staff tecnico, collaboratori e giocatori parliamo di sessanta persone che dovranno sottoporsi al tampone 48 ore prima della gara. Ciascuna società deve avere un proprio centro sportivo con posti letto e sale mensa apposite. E le partite dovranno giocarsi a porte chiuse. Dalla gara interna contro il Bitonto avremo introitato 120mila euro. Tra spese e incassi mancati parliamo di un eventuale buco nel budget di circa 500mila euro. Pur chiamandoci Foggia non possiamo permettercelo. Immaginiamoci per le società piccole: si tratta di un importo superiore al doppio o anche al triplo del budget".

Ha contestato l'ipotesi di blocco delle promozione e delle retrocessioni.

"Una proposta assurda e comunque smentita dal presidente della Lnd, Cosimo Sibilia. Considerato che non si potrà ripartire per la motivazione che ho prima citato, chiederemo di essere ammessi in Serie C. Abbiamo investito 600mila euro tra acquisizione del titolo sportivo e iscrizione. Siamo la miglior seconda considerando tutti e nove i gironi della D. La mia proposta è quella di promuovere le prime due della classifica e di annullare le retrocessioni".

A Foggia il suo lavoro è stato apprezzato.

"Abbiamo fatto davvero tanto. Sia con la prima squadra che col settore giovanile. Siamo pronti per affrontare un campionato professionistico. Ringrazio i miei collaboratori Ninni Corda, che ha curato l'aspetto tecnico, e Enrico Garau, consulente della società".

Il legame col Cagliari è forte.

"Si. Abbiamo valorizzato due giocatori provenienti dalla Primavera rossoblù, Andrea Cadili (classe 1999) e Christos Kourfalidis (2002)".

Roberto Felleca a Foggia ha creato una società modello, riuscendo a portare allo Zaccaria anche 13mila spettatori. Una enormità per un campionato di Serie D. Tutto normale per una sede come Foggia che crede nel rilancio della squadra.

"Abbiamo iniziato in ritardo - dice il presidente -, ma con Ninni Corda-ci siamo dati da fare rafforzando la squadra a dicembre. Giochiamo in un girone di ferro contro squadre come Taranto, Nocerina, Bitonto, Cerignola che hanno speso tantissimo. Siamo ad un punto dalla vetta a sette giornate dalla fine. Il campionato non riprenderà sicuramente come ho già detto. Contiamo nel rispescaggio in C".

Ninni Corda, il mister sardo che lo scorso anno (sempre con Felleca presidente) ha portato il Como in Serie C, attende intanto le decisioni della Lega. "Ci siamo fermati con la squadra che stava raggiungendo la sua migliore condizione. Di sicuro questo Foggia non può restare in Serie D".
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