E’ stata la sua culla, di sicuro per molti anni la sua casa. Emiliano Melis, dell’Oratorio e del fu centro sportivo don Orione di Selargius conosce anche gli anfratti più remoti e polverosi. E nel campo sterrato cui si accede dal piccolo ingresso di via Rossini ha dato i primi calci a un pallone, prima di diventare un calciatore professionista. L’esordio in A con la maglia del Cagliari a Bologna, nella sconfitta per 1-0 contro i felsinei del 6 gennaio del 2000, è stato un punto di arrivo, più che di partenza, visto che la sua carriera si è sviluppata in B sempre con la maglia rossoblù e poi in C. Ma è stata minata da infortuni di ogni tipo, che hanno per certi versi compromesso una carriera ai vertici.

Don Orione però, quella casa che non ha mai lasciato, gli è rimasta nel cuore. Anche quando, per un decennio, le attività sportive, un tempo floride, sono venute meno. Fino all’idea per farlo rivivere: «Con la parrocchia abbiamo trovato un’intesa per l’affitto», dice Melis, che oggi ha 44 anni e, assieme ad altri soci, porta avanti la scuola calcio Futura sempre a Selargius. «Ho preso così l’oratorio e, al posto del vecchio campo sterrato, abbiamo realizzato due campi da padel, un campo di calcio a nove, uno per il calcio a 5, entrambi in sintetico. Sarà anche la chiave per riavvicinare i ragazzini all’oratorio e, chissà, individuare qualche campioncino proprio nel luogo che ha consacrato al calcio, oltre al sottoscritto, un calciatore che ha poi fatto la storia del Cagliari come Gigi Piras e Nicola Murru, per citare i due atleti più famosi».

L’inaugurazione del nuovo complesso sportivo si terrà giovedì alle 17.30 alla presenza di sportivi e autorità. E – come d’incanto – le luci si riaccenderanno su un luogo storico della città, forse troppo frettolosamente consegnato alla decadenza.

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