Il quotidiano spagnolo El Paìs getta ombre sulla partita dello scorso 20 aprile tra Cagliari e Frosinone, finita 1-0 con gol di Joao Pedro su rigore.

Ma la società di Tommaso Giulini prende le distanze e risponde a stretto giro sottolineando la propria "totale estraneità" ai "presunti avvenimenti".

Andiamo per ordine.

Secondo quanto scrive il giornale iberico, che sostiene di aver visionato alcuni documenti delle indagini, gli investigatori spagnoli che si stanno occupando dell'inchiesta Oikos, incentrata sul calcioscommesse, avrebbero intercettato alcune conversazioni telefoniche dell'ex calciatore Carlos Aranda, considerato a capo dell'organizzazione criminale che si occupava, questa l'accusa, di accomodare i match finiti sotto la lente.

"Nella prima conversazione - viene riferito - datata 2 aprile, Aranda parla con Mattia Mariotti e quest'ultimo gli assicura di poter incontrare i calciatori del Frosinone per discutere sul presunto tentativo di combine". Nella seconda telefonata Aranda avrebbe invece chiesto a una sua collaboratrice di scommettere sulla vittoria del Cagliari contro il Frosinone.

Dura e netta la replica a quanto pubblicato da parte della società rossoblù.

"Il Cagliari - si legge in una nota diffusa dal club - ha appreso con stupore da organi di stampa di essere stato menzionato quale parte lesa riguardo alla vicenda legata a un presunto illecito all'interno del filone di indagini denominato 'Oikos' riferito a episodi di calcio scommesse del campionato spagnolo".

"Il club - prosegue il Cagliari - citato in una partita oggetto di indagine come parte lesa, esprime la sua totale estraneità a questi presunti avvenimenti, diffidando chiunque dal citare e o associare agli stessi, in maniera non opportuna, il nome della società, con riserva di tutelare l'immagine e l'onorabilità del club in ogni sede".

(Unionesarda/l.f.)
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