Domani alle 20 ora italiana, a Riyad, il derby Inter-Milan si sposta dal Meazza all'Arabia Saudita e assegna il primo trofeo del 2025: la Supercoppa Italiana. Le due squadre si riaffronteranno dopo la stracittadina di Serie A vinta dai rossoneri nel finale per 1-2 lo scorso 22 settembre, con gol di Matteo Gabbia all'89'. Giovedì, l'Inter ha battuto 2-0 l'Atalanta in semifinale mentre il Milan ha ribaltato venerdì da 1-0 a 1-2 la Juventus nell'esordio di Sérgio Conceição in panchina.

«È il mio tredicesimo derby da quando sono a Milano: tutte partite una diversa dall'altra», ricorda Simone Inzaghi nella conferenza stampa che ha aperto le attività di vigilia per le due squadre. «Ci sono partite meravigliose, come il 22 aprile e lo scudetto o le due semifinali di Champions League, ma anche l'ultima sconfitta dove abbiamo meritato di perdere. Cercheremo di non ripetere quegli errori». Inzaghi ritroverà Sérgio Conceição, suo compagno alla Lazio e già battuto con l'Inter nel 2022-2023 agli ottavi di Champions League col Porto: «Abbiamo passato tanti momenti assieme, con un grande maestro come Eriksson. È un allenatore verticale che alle sue squadre dà grande organizzazione». In dubbio Marcus Thuram, uscito all’intervallo giovedì: «Vediamo come andrà l'allenamento oggi, cercherà di farlo. Ma quando torneremo avremo sei partite in diciotto giorni: sicuramente non prenderemo rischi ma valuteremo».

Con Inzaghi anche il capitano dell'Inter, Lautaro Martínez. «Mi stimola tanto, perché è una finale e un derby: sappiamo quanto è importante questa partita, è il primo obiettivo di quest'anno», le parole dell'attaccante. «Abbiamo visto la semifinale in albergo, il Milan ha fatto cose simili rispetto a quando c'era il vecchio allenatore Fonseca. Continueremo a prepararla vedendo cosa fanno loro». A Cagliari, otto giorni fa, Lautaro Martinez ha ritrovato un gol che gli mancava dal 3 novembre ma non è certo nella sua migliore stagione. «Guardo poco le statistiche, più che i gol conta che l'Inter vinca e che io lavori per la squadra. Sono contento del lavoro che abbiamo fatto e speriamo di affrontare questa gara nel migliore dei modi. Ho vissuto altri momenti così, secondo me questo è il peggiore ma sento che sto tornando alla mia forma giusta e sono tranquillo anche se il gol non arriva».

Lato Milan, seconda partita in panchina per Sérgio Conceição arrivato la settimana scorsa per sostituire Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese, che all’Inter ha giocato dal 2001 al 2003, ha ancora qualche linea di febbre: «Spero che la squadra stia meglio di me», scherza. «Io e Inzaghi siamo due uomini di calcio, abbiamo giocato insieme e ci vogliamo bene: sarà mio amico prima e dopo la partita, durante sarà avversario. L’Inter è una squadra abituata in questi anni a vincere, con tanti giocatori che giocano insieme da tempo. In mezzo alle difficoltà dobbiamo essere uomini, non dimentichiamoci che abbiamo un giorno di riposo in meno e quattro-cinque giocatori non al top per infortuni». Fra questi Rafael Leão: «Abbiamo allenamento al pomeriggio, aspettiamo e vediamo. Sicuramente non ha 90’, dovrò fare una gestione: intanto devo vedere se è a disposizione, poi capire quanto potrà giocare. Vedrete domani alla fine».

Uno dei grandi protagonisti non solo dell’ultimo periodo, ma di tutta la stagione del Milan, è Tijjani Reijnders. Il centrocampista olandese sta avendo un ottimo rendimento e proverà a trascinare i rossoneri anche domani: «L’anno scorso con Pioli, con cui comunque ho sempre avuto un buon rapporto, giocavo in maniera diversa mentre ora ho più possibilità di inserirsi e calciare», segnala. «Per noi sarà una grande opportunità, per me la prima di vincere un grande trofeo. È un’occasione per noi di cambiare le cose e affermarci. La vittoria con la Juventus ci ha dato grande fiducia e dobbiamo ripartire da questo: dobbiamo essere come una famiglia e l’abbraccio a fine partita lo ha dimostrato».

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