«Ciao Bobo, ora puoi riabbracciare gli altri eroi»: il Cagliari in lutto per la morte di Gori
Toccante nota del club rossoblù: «Il bottino di 33 reti in 176 presenze in rossoblù spiega solo in parte la sua grandezza»«Ciao Bobo, e grazie. Ora puoi riabbracciare gli altri eroi». Si chiude così il messaggio d’addio del Cagliari calcio a Bobo Gori, uno dei grandi della storia rossoblù morto all’età di 77 anni. Il simbolo della squadra oggi è listato a lutto.
«Non sono tanti coloro che sono riusciti a vincere lo scudetto con tre società diverse. Sergio Gori, per tutti “Bobo”, era uno di questi, a cesellare anche con la statistica quanto il suo ruolo nella storia del calcio italiano rimarrà per sempre centrale». Era in squadra con Riva e compagni nel ‘70, con il trionfo del Cagliari. Ma è arrivato in vetta anche con Juventus e Inter.
«Le sei stagioni in rossoblù, l’ingresso nell’Olimpo con la vittoria del 1970 grazie anche alle sue reti (tra cui quella nel decisivo 2-0 al Bari), una lunga era in cui ha scritto pagine indimenticabili, compresa quella della spedizione azzurra in Messico», ricorda il club guidato da Tommaso Giulini.
Il bottino di 33 reti in 176 presenze con il Cagliari «spiega solo in parte la grandezza di colui che è stato non solo la spalla perfetta di Gigi Riva. Oggi si parlerebbe di attaccante di manovra, qualità e quantità unite a corsa e dedizione, lui però specificava come “non fosse sacrificio, ma un connubio di caratteristiche perfetto per quel gruppo”».
La Sardegna e il Cagliari non abbandoneranno mai il suo cuore: ci tornerà spesso per rinverdire i tempi andati e l’amicizia con gli altri ragazzi, e nel 2013 entrerà a far parte della Hall of Fame rossoblù.
«Se ne è andato nella notte lasciando un grande vuoto», si legge nella nota del club, «il Cagliari e la sua gente lo piangono con grande dolore ricordando l’enorme valore dell’uomo oltre che del calciatore, unendosi al dolore della famiglia e dei suoi cari».
(Unioneonline/E.Fr.)