L'ex portiere Santiago Canizares parla per la prima volta della morte del figlio Santi, ucciso a soli 5 anni, lo scorso marzo, da una grave malattia.

L'estremo difensore iberico, storico secondo di Iker Casillas nella Spagna, ha tributato al piccolo un pensiero commosso, nel corso di un'intervista alla radio argentina "Villa Trinidad".

"Queste sono cose - ha detto - che non si credono possibili fino a quando non si vivono. Santi era nato sano, ma a tre anni e mezzo, da un giorno all’altro, cominciò a stare male. Abbiamo lottato per 15 mesi, ma purtroppo era un tipo di malattia che non dà scampo".

E poi: "La fede mi ha aiutato, sono cattolico e non credo ai castighi divini, ma penso che Dio ci possa voler dare delle lezioni importanti: forse da padre di una famiglia così numerosa avevo bisogno di una simile lezione di umiltà. Lotto ogni giorno per loro, ma non posso negare che convivo con un dolore enorme, che Santi mi manca tantissimo. Ho sempre avuto timore della morte, ma adesso dico che quando succederà quel giorno sarò felice perché potrò riabbracciare Santi".

Una vicenda molto triste che Canizares sta provando a superare grazie al supporto della moglie e degli altri quattro figli.

Il 48enne col Valencia ha vinto due campionati spagnoli, due coppe di Spagna e una coppa Uefa a cui vanno sommati i successi da secondo portiere del Real Madrid fra cui la Champions League del 97-98.

(Unioneonline/M)
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