Sconfitta e agganciata dal Prato, a quota 32, e adesso terzultima per gli scontri diretti con i toscani, persi entrambi 1-2. All'andata come al ritorno, l'Olbia cede a una delle cenerentole di Lega Pro. Ma il ko di oggi, il decimo nelle ultime undici giornate, è un macigno, perché arrivato in uno scontro diretto e perché, a cinque turni dalla fine del campionato, la salvezza diretta comincia a sembrare un miraggio.

Il peccato mortale è che è la squadra di Tiribocchi a passare in vantaggio con Muroni, dopo 58", prima di subire il pareggio, siglato al 15' da Di Molfetta, e il sorpasso al termine del primo tempo con Moncini. L'espulsione di Piredda in avvio di ripresa, per doppia ammonizione, complica i piani di rimonta dei bianchi, e a poco servono i cambi del Tir, con Kouko, Geroni e Murgia al posto di Quaranta, Capello e Benedicic. Da segnalare i due interventi del portiere di casa, uno per tempo, su Ragatzu, e la conclusione a fil di legno di Muroni nella prima parte della gara. Per il resto, poca Olbia. Troppo per chi deve salvarsi. Adesso il bis sabato nella tana della Racing Roma ultima della classe.
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