Il più giovane è quello che fa la cosa più saggia. Le scuse di Andres Tello non erano certo dovute, dato che lui non ha fatto nulla di male, se non seguire i propri istinti: quello di calciatore, segnando un gol, e quello di diciannovenne felice, danzando per esprimere la propria gioia.

Eppure si è ritrovato imputato di aver offeso, provocato, mancato di rispetto. A Salerno, il centrocampista del Cagliari è stato inseguito e minacciato, ma alla fine si è ritrovato espulso e bersaglio del lancio di oggetti.

La mattina di Natale, sul suo profilo Facebook, il colombiano si scusa con i tifosi, i giocatori e i dirigenti della Salernitana, assicura di non aver mai inteso offendere nessuno e augura a tutti un felice Natale. Un gesto di fair play che è la risposta migliore agli eccessi dell'Arechi.
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