Per il Cagliari sette punti sugli ultimi nove disponibili: due vittorie e un pareggio in tre giornate, dopo il momento più basso della sconfitta con l’Empoli. «Di esami di maturità ce ne saranno tanti altri da superare, ma sono contento: erano tante partite che non riuscivamo a raccogliere quanto dovuto, invece ora sta accadendo», la soddisfazione di Davide Nicola a fine gara.

«La squadra mi ha impressionato per come è stata in campo e per il gioco, contro una squadra che aveva segnato due gol all’Inter e al Milan. Siamo stati altrettanto bravi rispetto al Torino per capire di dover cambiare alcuni assetti in fase di non possesso».

Il Cagliari oggi ha riproposto dieci undicesimi della formazione titolare di Torino contro la Juventus, con l’unica differenza legata a Luvumbo al posto dell’infortunato Obert. «Abbiamo potuto lavorare con l’80% della squadra che ha giocato stasera in queste due settimane», segnala Nicola. «Mina e Luvumbo sono stati fuori per dodici giorni, non è stato facile lavorare durante la sosta ma dovevamo lo stesso costruire la partita. Nel primo tempo Luvumbo faceva fatica a capire dove posizionarsi, ma aveva speso tanto in nazionale e abbiamo deciso di fare una staffetta con Marin che anche lui era reduce da due partite durante la sosta».

Nicola, in conclusione, dà anche valore alla rimonta nel finale che ha dato i tre punti al Cagliari: «Era molto difficile ribaltare per la qualità degli avversari. Ma questo campionato mi sta piacendo: ci sono tante squadre che producono e cercano di vincere le partite, è molto competitivo. E per noi, che dobbiamo raggiungere un obiettivo come la salvezza, è importante capire di non dover mai abbassare l’intensità».

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