Il Cagliari si prende gli applausi, ma la Juventus vince 2-1 nonostante l'assalto finale dei rossoblù.

Ranieri rilancia Petagna al centro dell'attacco e dà fiducia al rossoblù del momento, Viola, che scende in campo dal primo minuto e addirittura con la fascia da capitano. Cagliari che si distende sul terreno di gioco con un 4-2-3-1, dove gli esterni sono affidati a Jankto sulla destra e Luvumbo dall'altra parte.

La Juve va in pressione, ma il Cagliari tiene botta e prova a rispondere, prima con Zappa (11', alto) e poi con Viola (12', a lato). Al 24' Dossena di testa, su azione d'angolo, mette di poco alto. Scuffet, dall'altra parte, deve intervenire solo in uscita per anticipare (33') Kean lanciato da Chiesa. Brivido al 43', con un'incursione di McKennie che, comunque, mette abbondantemente sul fondo. Il primo tempo si chiude senza tiri nello specchio e senza reti.

Nella ripresa, Lapadula sostituisce Petagna, ma la Juve alza i ritmi e inizia un assedio guidato da Chiesa, che prima impegna Scuffet (1') e poi calcia di poco alto (4'). Al 9' ancora pronto Scuffet sull'incursione di Kostic. Cagliari in sofferenza e al 15' i bianconeri passano: punizione di Kostic da sinistra, Bremer salta da solo in area e di testa infila Scuffet. Ranieri cerca di scuotere la squadra, inserendo Oristanio per Viola, ma al 25' arriva il 2-0: angolo da destra, la palla sbuca sotto porta dove a spingerla dentro l'ex Rugani.

Tocca a Shomurodov per Luvumbo e proprio l'uzbeko guadagna un angolo: batte Jankto e Dossena di testa infila il 2-1. La rete dà coraggio al Cagliari, che al 38' sfiora il pari: ancora testa di Dossena e Szczesny si salva con l'aiuto del palo. Assalto finale, entra anche Pavoletti per Jankto, ma la Juve gestisce il vantaggio fino alla fine. Il Cagliari esce sconfitto, ma a testa alta.

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