Si tratta ancora, perché l’obiettivo è tornare assieme, ma la società si guarda intorno nel caso non si dovesse chiudere. Ieri pomeriggio la dirigenza del Cagliari ha avuto un confronto con Claudio Ranieri, candidato numero uno per la successione di Fabio Liverani. L’accordo, dato per imminente, tuttavia non risulta sia stato ancora raggiunto, anche se da ambienti vicini al club continua a filtrare un moderato ottimismo. Insomma, la fumata è grigia. Non c’è fretta, però. L’incontro si è tenuto a Roma, ma non si è concluso con le firme in calce al contratto. E bisogna capire se e quando arriveranno. 

A tarda sera non c’era ancora una chiara indicazione sull’impalcatura contrattuale su cui far reggere il Grande Ritorno. Tanto che tra gli addetti ai lavori si è sparsa la voce di un raffreddamento di una trattativa, che tuttavia al momento è ancora in piedi. Tanto che le parti si sarebbero aggiornate a questa mattina per le considerazioni finali.

Voci in libera uscita accreditano Beppe Iachini, Davide Ballardini, Roberto D’Aversa, Roberto Breda, Andrea Stramaccioni e Diego Lopez come figure alternative per la panchina davanti a un rifiuto di Ranieri.

La nuova esperienza di Sir Claudio al Cagliari – come il tecnico testaccino sognava già trent’anni fa, quando lasciò l’Isola per Napoli –, se ci sarà, nelle previsioni dovrà durare nel tempo. Ecco sul piatto quindi un triennale, a cifre giudicate dal club importanti sia per la Serie B che per la Serie A, qualora i rossoblù dovessero tornare nella massima serie. E proprio sull’ingaggio, ma anche sulle garanzie gestionali (del gruppo e tecniche) richieste da Ranieri, che ci sarebbe un rallentamento. Per quanto riguarda le cifre, il problema non sarebbe per quest’anno, ma per l’anno prossimo. E cioè: se la squadra non dovesse tornare in Serie A, la società, che già perderà il conforto del paracadute, non potrebbe sostenere, senza adeguati ricavi, un contratto a cifre vicine a 1,5-1,8 milioni. Problema che, in caso di promozione, potrebbe essere aggirato grazie ai maggiori introiti derivanti, ad esempio, dai diritti televisivi. Per convincere Ranieri, che ha sempre sottolineato il suo legame con l’Isola e la città, il Cagliari avrebbe inserito nel pacchetto anche un ruolo nel club dopo la conclusione del contratto, per onorare al meglio il lavoro svolto.

Nonostante i 71 anni, il tecnico sarebbe motivatissimo a rientrare nel giro. Resta da capire se la cosa sia fattibile economicamente, anche perché – oltre tutto – un’eventuale riscossa nel girone di ritorno passerebbe da un’adeguata campagna di rafforzamento. Con almeno un centrale di difesa (si vocifera, tra gli altri, del cremonese Matteo Bianchetti), di un esterno sinistro e di un centrale di centrocampo di gamba e fisicità (come il torinista Samuele Ricci). Nelle prossime ore il quadro comunque potrebbe essere decisamente più chiaro anche se in panchina, lunedì 26 contro il Cosenza, siederà quasi certamente il tandem Muzzi-Pisacane.

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