Cagliari niente drammi
Un bel bagno di umiltà per capire che in serie B niente viene regalato.
Nessuna rivoluzione ma la convinzione che c’è da lavorare per un progetto che non si deve abbandonare.
Se qualcuno aveva pensato ad una marcia trionfale è giusto che riveda i
suoi pensieri. Il campionato mischia continuamente le carte ma i rossoblù sono finora
sempre rimasti fuori dalla mischia.
Mica poco.Il Cagliari è una candidata alla promozione anche dopo la sconfitta a Novara.
Non lo dice solo la classifica ma anche il valore dei singoli.
Deve riprendere il progetto interrotto per emergenza, continuare a lavorare per migliorare le intese e l’assetto.
Far crescere i suoi giocatori che devono capire che hanno tanto da imparare e non sono dei fenomeni.
Lezioni semplici e incisive che creino i presupposti, termine caro a Giampiero Ventura, che nel 1997 pochi capirono. Solo il tempo e l’esperienza hanno chiarito i contenuti di quel termine. Il clima che si deve creare è un presupposto. L’atteggiamento dei calciatori e la loro disponibilità ad apprendere sono dei presupposti.
Lo stile professionale da non tradire in virtù di qualità superiori è un presupposto. Massimo Rastelli su questo deve battere e lui per primo non deve esitare o farsi guidare dalle sirene.
Orecchie tappate e sguardo avanti per una nostra che potrà anche risultare lunga e faticosa, ma senza sbandate. Inutile stare dietro a pretese irraggiungibili. Il Cagliari deve centrare la promozione e non stravincere il torneo.
Se tutti lo capiscono, partendo dall’interno,l’obiettivo sarà centrato. Altrimenti si comincerà la solita caccia alla streghe.
Responsabili. Scuse, giustificazioni e capri espiatori che non fanno punti in classifica