Quarta sconfitta in sei partite per il Cagliari, che sul campo del Napoli capolista non è mai in partita. Mazzarri prova a contrastare i campani con un modulo difensivo, ma i rossoblù vanno sotto già dopo 11 minuti e non riescono mai a impensierire i padroni di casa. Osimhen apre le marcature, Insigne la mette in cassaforte su rigore procurato dallo stesso nigeriano.

Mazzarri si copre al Maradona per contenere la potenza di fuoco partenopea in avanti, rossoblù in campo con il 4-4-1-1, Joao Pedro unica punta e Marin ad agire alle sue spalle. Questo l’undici titolare scelto dal mister: Cragno, Zappa, Godin, Walukiewicz, Caceres, Nandez, Strootman, Deiola, Lykogiannis, Marin, Joao Pedro.

Luciano Spalletti schiera i suoi con un 4-2-3-1: Ospina, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui, Anguissa, Fabian Ruiz, Zielinski, Politano, Insigne, Osimhen.

Dirige la partita Piccinini di Forlì.

PRIMO TEMPO – Il copione è quello che ci si aspettava. Il Napoli fa possesso e prova ad affondare quando vede qualche spazio, il Cagliari è asserragliato dietro la linea del pallone a contenere.

Ma i piani di Mazzarri vanno in fumo già all’11’, quando Osimhen sblocca il risultato. Anguissa con un bel lancio pesca Zielinski in area sul lato destro: i rossoblù sono scoperti da quel lato, con Caceres infilato dall’inserimento del polacco. Su Zielinski scala Godin, ma il numero 20 azzurro mette in mezzo un cross basso teso su cui si fionda Osimhen, che con un movimento da centravanti di razza anticipa Walukiewicz sul primo palo e fa 1-0.

La rete subita non cambia l’atteggiamento dei rossoblù, che fanno una faticaccia ad uscire palla al piede e si limitano a difendere. Il Napoli continua a gestire il possesso con pazienza e ad affondare quando può, con il pressing alto non fa uscire gli uomini di Mazzarri, incapaci di ripartire. La Maginot messa in piedi dai sardi però regge bene, e nel finale di tempo il Cagliari non fa altro che difendere il piccolo svantaggio per provare a giocarsela nel secondo.

Si segnalano due conclusioni di Osimhen e Ruiz, entrambe a lato, un colpo di testa fuori del nigeriano e una parata in due tempi, non difficile, di Cragno su Politano.

Il Cagliari si fa vedere con il solito Nandez, che guadagna il fondo a destra con una bella azione personale, ma sul suo cross smanaccia Ospina. Poi un’azione ben manovrata porta all’ottimo cross di Lykogiannis, ma è bravissimo Mario Rui ad anticipare Nandez che arrivava velocissimo sul secondo palo.

(Ansa-Abbate)
(Ansa-Abbate)
(Ansa-Abbate)

SECONDO TEMPO – Il copione non cambia, è sempre il Napoli ad attaccare. E dopo 5 minuti con una manovra avvolgente manda Insigne al tiro da dentro l’area, palla sull’esterno della rete. Poi una devastante azione di Osimhen che dal limite impegna Cragno.

All’11’ Osimhen, ancora devastante, va via a Godin vincendo il duello fisico sull’uruguaiano, entra in area, frena e viene steso dal numero 2 del Cagliari. Rigore netto, dal dischetto Insigne batte Cragno e raddoppia al minuto 12. Ci riprova poco dopo su punizione il fantasista, col solito tiro a giro che finisce però centrale tra le braccia di Cragno.

Non c’è partita: il Napoli fa anche un po’ d’accademia e con una prolungata azione corale manda al tiro Zielinski dai 15 metri, palla di pochissimo a lato.

Al 68’ i primi cambi: Mazzarri mette la seconda punta, Keita, per Deiola e inserisce anche Ceppitelli per l’ammonito Walukiewicz. Spalletti fa staffetta, Elmas e Lozano per Zieliski e Politano. Subito dopo Anguissa sfiora il 3-0 con un destro a fil di palo.

A 15’ dalla fine esce anche il trascinatore dei padroni di casa, c’è Petagna per Osimhen. Out anche Insigne, al suo posto Ounas.

Nel finale il Napoli gioca al risparmio e addormenta la partita contro un Cagliari impotente e assolutamente incapace di pungere. L’unico a provarci è Nandez, che sfrutta un errore degli avversari per incunearsi in area, rientrare e servire all’indietro per Strootman che sbaglia la soluzione cercando un assist a centro area dove ci sono solo maglie azzurre.

All’85’, dopo un assolo con tiro centrale di Lozano, c’è spazio anche per Grassi e Pereiro per Strootman e Lykogiannis. La girandola di cambi continua, Demme fa rifiatare Fabian Ruiz e le due squadre attendono solo il triplice fischio che pone fine a un’agonia durata 93 minuti per i tifosi rossoblù. Il campionato del Cagliari inizia, si spera, venerdì sera alla Unipol Domus contro il Venezia.

(Unioneonline/L)

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