Ci ha provato il Cagliari, ma alla fine è la Lazio a uscire coi tre punti dalla Domus. Per Davide Nicola però c’è tanto da salvare: «Io sono davvero soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi, devo dire la verità», la sua valutazione. «Purtroppo condita da certi errori, su cui dobbiamo stare attenti. Il secondo gol è più per demerito nostro che per merito loro, però la squadra ha giocato e creato. Sono contento per Piccoli che ha segnato: quando facciamo gol sono sempre felice, poi stasera abbiamo pagato oltremodo alcuni episodi generati da un pizzico di frenesia e situazioni casuali».

Nicola guarda a quello che arriverà domenica alle 15: «Passiamo alla prossima, però questo spirito è importante», il pensiero sul Parma. «Ci siamo trovati davanti un avversario forte, possiamo fare sempre meglio ma bisogna riconoscere che la differenza di valori oggettivamente c’è. Se si è vista di meno è perché abbiamo fatto un’ottima partita».

La prestazione soddisfa Nicola: «Nel primo tempo ci siamo abbassati e abbiamo scoperto un po’ troppo la fascia centrale, con Viola che spesso doveva fare il terzo centrocampista. Ma contro squadre come la Lazio ci sta perdere baricentro: l’importante è essere aggressivi». Invece, prosegue Nicola, «in due-tre circostanze siamo stati imprecisi per frenesia. Dobbiamo essere consci che le partite vanno lette: impareremo a farlo sempre meglio, ma secondo me la partita è stata ben giocata».

Dal mercato è arrivato Florinel Coman, che è stato ufficializzato un paio d’ore prima del calcio d’inizio. «Abbiamo un’identità precisa: se mi si propone un giocatore che conosco riesco a dire ciò che penso, altrimenti cerco di parlare e capire», la spiegazione di Nicola. «Sono curioso: Coman è un esterno che gioca a sinistra e che ha qualità nell’uno contro uno, da esterno puro. Vediamo come sta e come si presenta, ovviamente avrà bisogno di un periodo di integrazione. Anche se di tempo ne abbiamo poco». Su Luvumbo: «Speriamo di averlo parzialmente in gruppo questa settimana, ci manca da sette partite».

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