Il video promozionale, realizzato da una società polacca, è colmo di poesia. Ci sono le immagini in bianco e nero dei campi del Cagliari, da via Pola al Sant'Elia (ma non Is Arenas), sulle note di "Non potho reposare": poi, dallo spazio, l'immagine precipita a gran velocità sul rendering del nuovo Stadio Sant'Elia, la "nostra casa", come la chiama la società rossoblù, che ha fissato una data di apertura: giugno 2019.

L'anno dopo, il Cagliari compirà cent'anni e francamente l'attuale sistemazione non è adatta a celebrare un compleanno così importante: "Siamo in una situazione senza più alternative", ha spiegato il direttore commerciale Mario Passetti, illustrando il nuovo stadio così come appare nello studio di fattibilità presentato alla Giunta e al Consiglio comunale e alla Giunta regionale.

I tempi sono stretti ma la road map è tracciata. Il cammino è cominciato lo scorso 2 dicembre, con la presentazione al Comune. Entro 90 giorni dovrà essere accettato, quindi il Cagliari ne avrà 180 per presentare il progetto definitivo. Solo a quel punto potrà essere indetto il bando per la concessione, che la società rossoblù spera naturalmente che le sia affidato.

Per l'aggiudicazione non dovrebbero volerci più di uno o due mesi e finalmente potrebbe essere apposta la firma sul contratto. L'obiettivo sarebbe iniziare la demolizione a giugno 2017 e ultimare i lavori di costruzione in due anni.

Il Cagliari avrebbe la necessità di trovare casa per i campionati 2017-18 e 2018-19, con Olbia che sembra in pole position.

Nel nuovo stadio coperto da 21mila posti, ci sono campi da gioco accessori, area shopping (non supermercati) e altri servizi. La tribuna principale sarà intitolata a Gigi Riva, mentre per l'intero nome si aprirà l'asta per la cessione dei naming rights.
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