Per i suoi 103 anni il Cagliari si regala una notte indimenticabile, ribaltando il Parma da 0-2 a 3-2 e sognando la finale dei playoff dopo aver visto l’inferno

Per la partita più importante dell’anno, Ranieri getta nella mischia tutti i pezzo da novanta, con Rog a centrocampo e, davanti, Pavoletti e Mancosu a sostegno di Lapadula. Ma è il Parma a prendere subito il pallino del gioco, con quattro uomini d’attacco che non danno punti di riferimento alla retroguardia rossoblù. E dopo una fase di studio, al 10’, gli ospiti passano: Coulibaly da sinistra per Sohm, tocco corto per Benedyczak che non lascia scampo a Radunovic. Il Cagliari prova a reagire, ma il Parma controlla senza problemi, sfiora il raddoppio al 14’ con Vazquez (esterno della rete) e lo trova al 26’ con Sohm, che chiude a rete un ribaltamento rapidissimo che trova impreparata la difesa. 

Sul 2-0 per il Parma, la reazione del Cagliari è  più di cuore che di gioco e Buffon deve intervenisse solo su una punizione dal limite di Mancosu. Il primo tempo si chiude così col doppio vantaggio dei ducali. 

Nella ripresa, Ranieri ridisegna la squadra, inserendo subito Deiola e Luvumbo per Rog e Pavoletti, poi Viola per Mancosu. Serve una scintilla e la scintilla arriva al 23’: Nandez pesca Luvumbo che incrocia e realizza. La Domus diventa una bolgia, entrano anche Di Pardo e Goldaniga e al 39’ Mihaila abbatte Luvumbo in area. È rigore e Lapadula non perdona Chichizola, subentrato a Buffon. Il pareggio sembra già un miracolo, ma il Cagliari vuole regalarsi una notte pazzesca. E non può che essere Luvumbo, che proprio al 45’ dribbla mezza difesa e poi, col destro, scaraventa sotto l’incrocio.

È una vittoria incredibile, ma a decidere il nome della finalista sarà la sfida di sabato a Parma. Ma ora al Cagliari può bastare anche un pari. 

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