Dopo le tre sconfitte in Serie A per il Cagliari domani (ore 18.30) arriva una nuova partita alla Domus, la gara secca dei sedicesimi di finale contro la Cremonese. I rossoblù ci arrivano dopo la scossa stabilita al termine della sconfitta con l’Empoli: «Il ritiro è una scelta decisa con direttore, presidente e allenatore», sottolinea il tecnico Davide Nicola alla vigilia. «Non è che abbiamo avuto troppi intoppi fisici, però fra impegni in nazionale e desiderio di lavorare in maniera più attenta e concentrata abbiamo deciso di fare questa scelta, visto che la Coppa Italia è in infrasettimanale».

Il Cagliari in campionato è ultimo con appena un gol segnato, nonostante abbia giocato quattro partite su cinque in casa. Nicola chiede una reazione ai suoi: «Siamo giustamente occupati, nella condizione di potenziare soluzioni e fare meglio ciò che si sta facendo. Abbiamo la consapevolezza che sono passate cinque partite, le potenzialità per rendere realizzabili le idee ci sono. Può accadere che, nel corso di un campionato, si sbagli una prestazione: la cosa che ci interessa è trovare nuove soluzioni e la possibilità di continuare quanto di buono stiamo facendo, migliorando quello che va migliorato».

I cambi. La formazione sarà inevitabilmente diversa rispetto a quelle viste sinora in Serie A: «Qualcuno deve riposare, ovviamente, c'è chi ha giocato sei partite consecutive per tutto il minutaggio», fa notare Nicola. «È importante che, in un campionato come quello che deve fare il Cagliari, ci siano più giocatori possibili a disposizione. La Coppa Italia è una partita che ci interessa sempre, perché è un match ufficiale: ci sarà spazio per qualcuno che ha giocato meno. Qualcuno sarà titolare, qualcun altro subentrerà: vogliamo far vedere che non siamo mai fermi».

Di fronte la Cremonese, squadra di categoria inferiore ma non per questo da sottovalutare. «È una partita contro una squadra di Serie B, ovviamente costruita per cercare di essere competitiva e raggiungere la promozione», il giudizio di Nicola. «È una squadra che ha dei giocatori che hanno giocato di più, ma al di là dell'avversario stiamo lavorando su di noi con la consapevolezza di poter interpretare qualcosa in modo diverso. Secondo me è importante che i ragazzi ascoltino e assorbano la fiducia che c'è intorno a loro, per trovare la continuità di risultati oltre che di prestazioni».

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