Non solo il bianco e nero ma anche le zebrette associate allo stemma.

Il motivo per il quale l’Udinese è indigesta al Cagliari è forse legato anche i simboli.

Di certo la tradizione casalinga non è affatto travolgente per i rossoblù che solo fino agli anni novanta hanno dominato il match. Una storia lunga 84 anni e mezzo, prima volta nell’aprile 32 finì 0-0.

Delle 10 vittorie totali del Cagliari, 4 sono nei primi 6 match. Si iniziò con una doppietta di Regalia per proseguire con Torriglia e Ronconi e con Pino Bellini.

Mai un gol bianconero fino al 3 febbraio 1980. Dopo un digiuno di 48 anni il gol di Bressani che però fu seppellito dall’autogol di Catellani e dalla doppietta di Selvaggi.

A seguire ben 4 pareggi di fila (sono in totale 9), l’ultimo dei quali con gol di Bisoli e replica di Branca.

Del 5 settembre 1993 la prima vittoria bianconera a Cagliari: Branca su rigore, Statuto e inutile replica di Allegri a 5 dalla fine.

Da allora bilancio favorevole all’Udinese con 7 vittorie su 16 match e 3 pareggi. Le più rotonde per il Cagliari il 4-1 del 21 gennaio 1996, l’ultimo colpo di coda di Giovanni Trapattoni. Gol di Muzzi, Oliveira. Ritorno in partita friulano con Bierhoff e poi Dario Silva e Matteo Villa.

E il 3-0 del 2 marzo 2014, gol di Ibarbo, Vecino e Ibrahimi.

La lezione più pesante invece subita dai bianconeri è lo 0-4 con gol raccolti in undici minuti a cavallo dell’intervallo. Benatia, Sanchez e una doppietta di Di Natale.

Capace di superare lo 0-3 del 24 ottobre 1999 quando furono Van der Vegt e Muzzi, una doppietta da ex, a infliggere la sconfitta all’undici isolano.

L’ultima volta fu 4-3, prima del pianto di Daniele Conti. Sau e Joao Pedro per l’allungo.

E poi continuo botta e risposta avviato da Aguirre, seguito da MPoku, arricchito da Fernandes gol e autogol e completato da Thereau, uno dei pochi reduci di quel match che domenica proporrà una nuova edizione
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