Nell'estate dell'investimento per la Sardegna Arena (circa 8 milioni), il presidente Tommaso Giulini aveva messo le mani avanti: "Sarà un mercato senza grossi colpi".

Il Cagliari, col nuovo ds Giovanni Rossi, ha tenuto un basso profilo fino alle ultime settimane. Quando sono partiti i due colpi da novanta, Gregory Van der Wiel e, soprattutto, Leonardo Pavoletti, l'operazione più onerosa nella storia del Cagliari.

L'OPERAZIONE PAVOLETTI - Un acquisto nato quasi per caso, visto che, con il rinnovo del contratto di Marco Borriello, non era previsto un investimento per il ruolo di centravanti, in un reparto particolarmente affollato. Poi, la rottura col bomber e il fulmineo trasferimento a titolo definitivo alla Spal, dove è arrivato insieme a Bartosz Salamon (prestito con diritto di riscatto).

A questo punto, il Cagliari ha dovuto cercare il giocatore per sostituire il cannoniere da 20 reti della passata stagione. Pavoletti era l'uomo giusto al momento giusto: fuori dal progetto di Sarri al Napoli, voglioso di riscattarsi e di riconquistare le luci della ribalta. Ecco perché il presidente Giulini ha puntato dritto sul livornese, chiudendo l'affare alle cifre preventivate. Un acquisto in prestito, ma con obbligo di riscatto a 10 milioni, appunto, più altri 2 di bonus, legati a posizione in classifica e gol segnati.

Cifre che andranno a bilancio per la stagione 2018-2019.

MERCATO IN ATTIVO - Il mercato del Cagliari chiude in attivo. Via giocatori dagli ingaggi pesanti, come Isla, Bruno Alves, Ibarbo e lo stesso Borriello, in via Mameli hanno centrato le plusvalenze con Fossati (arrivato a parametro zero e ceduto al Verona per 2 milioni) e Cop (3 milioni dallo Standard Liegi, oltre a quanto incassato dai prestiti con Malaga e Sporting Gijon), mentre la cessione di Murru (7 milioni e Cigarini) è stato l'affare dell'estate. Risoluzione con Balzano (ma il giocatore era arrivato a parametro zero) e addio senza spargimenti di sangue con Gabriel, Di Gennaro e Tachtsidis.

Il neo è la cessione gratuita del brasiliano Caio Rangel, voluto da Zeman e pagato poco più di 3 milioni. È stato regalato all'Estoril, con l'accordo sulla percentuale dalla futura vendita.

GLI INVESTIMENTI - Nessun prestito, come promesso a inizio mercato. Il Cagliari ha puntato sull'usato sicuro, con Andreolli e Cigarini, arrivati il primo a parametro zero e il secondo come parziale contropartita dalla Samp per Murru. Rientri dai prestiti per Cragno e Cossu. Oltre che per Pavoletti, Giulini ha aperto la cassaforte per due giovani come Miangue (3.5 all'Inter) e Romagna (altri 3 milioni oltre a Del Fabro alla Juventus), due investimenti in prospettiva futura.

Come i 2 milioni per il riscatto obbligatorio di Faragò dal Novara. Operazione esclusivamente tecnica quella legata all'olandese Van der Wiel, pagato 2 milioni al Fenerbahçe, fresco d'acquisto di Isla per 3 milioni, coperti con la buonuscita del giocatore (1.3 milioni) e l'incasso di tre amichevoli.
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