Come all'andata Gianluca Lapadula ha colpito il Bari in avvio, ma il risultato finale è 1-1 con gol allo scadere dei biancorossi. L'attaccante italo-peruviano, premiato nel prepartita dal presidente della Lega B (il sardo Mauro Balata) con il Premio Pablito per il titolo di capocannoniere della stagione regolare, non si accontenta perché vuole l'ultimo passaggio: «La Serie A è il primo obiettivo comune, dobbiamo raggiungerlo». Ranieri l'aveva risparmiato negli ultimi giorni, complice un pestone preso a Parma, ma le sue condizioni fisiche sono buone in vista del ritorno: «Personalmente sto alla grande, in testa ho solo i novanta minuti che ci aspettano domenica. È tutto apertissimo, complimenti al Bari per la partita che ha fatto ma non dimentichiamoci quello che sappiamo fare».

Un solo obiettivo. Per Lapadula non c'è altro rispetto all'ottenere la vittoria al San Nicola e chiudere il cerchio con la promozione. «Ho la testa solo alla partita di Bari perché è un obiettivo che ci siamo messi a inizio anno. Avrei firmato di giocarci novanta minuti per andare in Serie A con un gol, ci crede Ranieri e ci crediamo noi con tutto il cuore e tutta l'anima che abbiamo dimostrato». E domani, quando riprenderanno gli allenamenti, più che le parole conteranno i fatti: «Non dirò nulla, parleremo tra di noi però sicuramente Ranieri sa quello di cui abbiamo bisogno. E noi come sempre gli staremo dietro fino alla fine».

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