Gigi Buffon rientra in Champions League, a quasi sette mesi da quel minuto di ordinaria follia (il 93' di Real Juve, quando un rigore di Ronaldo, contestato dal portierone, vanificò la clamorosa rimonta bianconera) che gli è costato espulsione e tre giornate di squalifica.

E rientra (disegno del destino?) proprio in Italia. Al San Paolo, sul campo di quel Napoli che è stato il principale rivale della "sua" Juventus negli ultimi anni.

Ai microfoni di Sky Sport il portierone, ormai 40enne, ha parlato delle notti di Champions vissute da fuori, con tanta sofferenza. "Come ho vissuto le prime tre partite? Soffrendo. Le ho guardate in differita in tv dallo spogliatoio, non essere partecipe mi fa soffrire", ha detto.

Una partita delicata per il suo Psg che, perdendo, sarebbe praticamente fuori dagli ottavi di Champions. Già all'andata, a Parigi, i francesi hanno acciuffato il pari all'ultimo minuto contro un ottimo Napoli.

"Affrontiamo un avversario di grandissimo livello. L'avvento di Ancelotti ha fatto sì che questa squadra prendesse un altro tipo di consapevolezza che prima non era certa di avere", ha detto Buffon a proposito dei partenopei.

Infine, un pensiero a mente fredda su quella folle notte dell'11 aprile e su quella frase che ha scatenato le ironie della Rete: "Il bidone dell'immondizia al posto del cuore? Non sapevo cosa dire, avevo un diavolo per capello".

(Unioneonline/L)
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