"Accordo con l'Inter? Io non ne so nulla". Nicolò Barella ha la testa a Cagliari-Lazio e nient'altro.

Il centrocampista rossoblù è stato ospite di "Il Cagliari in diretta" su Radiolina e ha risposto a varie domande fra cui quella legata al suo futuro. Non è un mistero che sia ambito dalle big di mezza Italia ed Europa, ma lui non si smuove: "A fine campionato ne parleremo con il presidente Giulini e stabiliremo il da farsi e quale sia la soluzione migliore per me e per il club. La Premier? Sicuramente è uno dei campionati più competitivi al mondo e lo stiamo vedendo anche in Champions League dove tutte, o quasi, stanno arrivando in fondo".

MARAN E LA TATTICA - Il cagliaritano è maturato molto nell'ultima stagione trovando una posizione ben definita in mezzo al campo. E il merito è dell'allenatore: "Con Maran mi sono trovato bene fin da subito. Mi piace perché è uno che ti dice le cose in faccia sia quando vanno bene che quando vanno male. Mi ha dato delle nozioni tattiche che prima non avevo e gli devo molto".

CAPITOLO NAZIONALE - Poi su Azzurro e l'Under 21: "Le convocazioni in Nazionale mi rendono orgoglioso ed essere chiamato con l'Italia mi permette di crescere e migliorare sempre più. All'inizio non è stato semplice, ma grazie ad alcuni compagni mi sono ambientato senza problemi. Uno su tutti? Chiellini. L'ho affrontato diverse volte col Cagliari e non mi sarei mai aspettato un'attenzione del genere. Lui, invece, è sempre il primo a difenderci, a mettere una buona parola e a darti dei consigli. Poi in campo si trasforma. Quante litigate ci siamo fatti...".

CONTI E COSSU - Nonostante le voci di mercato, e una valutazione sempre più alta, Barella non dimentica le giovanili, la Sardegna, e alcuni compagni speciali: "In prima squadra sono stati fondamentali Daniele Conti e Andrea Cossu. Mi chiedevo se ce l'avessero con me perché mi rimproveravano sempre, ma col passare del tempo ho capito che lo facevano per il mio bene. Li apprezzo tantissimo e devo molto anche a loro perché mi hanno sempre detto quello che pensavano, senza filtri".

(Unioneonline/M)
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