Vittoria o eliminazione dai playoff. Con un secco 3-0 che sarebbe anche ingiusto rispetto all'equilibrio delle prime due partite. La Dinamo ospita Venezia domenica al PalaSerradimigni (inizio alle 20.45) e ha le spalle al muro dopo le due sconfitte in volata. I tifosi biancoblù comprendono il momento difficile per la squadra e saranno fuori dal palazzetto alle 18.15 per formare due ali con bandiere e sciarpe di supporto ai giocatori e al coach Gianmarco Pozzecco, apparso anche troppo controllato nel suo ritorno in panchina dopo i dieci giorni di sospensione disciplinare.

Il Banco vive anche di entusiasmo, che può essere un'arma importante per colmare il piccolo gap con una Venezia che è superiore in tre aspetti: ha più giocatori da ruotare (debutterà l'ex Jerrels?); ha un gruppo che sta insieme da almeno tre anni; è più furba e solida nei finali in volata.

La squadra sassarese può migliorare sotto tre aspetti. Il primo è il tiro da fuori: finora solo 13/49 rispetto al 41% abituale, con Bendzius che ha solo 2/13 nei quarti scudetto, anziché il 49% del campionato. Il secondo è il rapporto tra palle perse e recuperi più assist che si è abbassato troppo.

Il terzo riguarda la difesa: se Venezia mette le mani addosso e spinge, deve farlo anche la Dinamo, per provare ad adeguarsi ad arbitraggi che dopo l'intervallo diventano più permissivi. E finora hanno favorito i campioni d'Italia.

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