Per la Dinamo è la partenza peggiore in A. Coach Esposito: "Ci manca la tenuta mentale"
E a Santo Stefano arriva PesaroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo la sconfitta ad Avellino (86-78) per trovare la squadra sassarese così in basso dopo undici giornate bisogna tornare al primo anno nel massimo campionato: stesso bilancio con sole 4 vittorie.
Con alcune differenze, allora il Banco di Sardegna era tredicesimo ma 2 punti sopra c'erano ben sei formazioni che occupavano le posizioni dal settimo al dodicesimo. Soprattutto Travis Diener e compagni avevano 4 punti di vantaggio sul fanalino di coda Brindisi.
Oggi invece la formazione di Esposito è nel quartetto tra decimo e tredicesimo posto, a -2 dall'ultimo posto per la Final 8 ma anche solo a +2 dal terzetto delle ultime di un campionato livellatissimo alle spalle di Milano e Venezia.
Il coach Vincenzo Esposito ripete quello che ormai è chiaro da un mese: "Ci manca la tenuta mentale. Quando arriva un problema durante la partita, tendiamo ad abbatterci per alcuni minuti e contro alcune squadre è fatale, un blackout tecnico o mentale viene punito da giocatori di talento come Sykes o Green e non ti permette di restare attaccato alla partita".
Il calendario non si ferma: a Santo Stefano la Dinamo ospita Pesaro, sono in palio punti non solo per la Final 8 di Coppa Italia, ma anche per la salvezza. È meglio ragionare con entrambi gli obiettivi per trovare la rabbia giusta. Resta da capire se sia la gara contro Pesaro sia quella sul campo di Brescia di domenica prossima, saranno giocate con la stessa squadra che ha perso ad Avellino (senza Petteway e quindi con cinque stranieri) o se ci saranno novità nell'organico, anche se i tempi per muoversi sul mercato in questi giorni sono ridottissimi.