Alla ricerca del "12". A Milano la Dinamo ha già vinto 11 volte in 24 partite. E ci proverà anche domenica alle ore 17. Ormai quando le scarpette rosse incontrano i biancoblù lo fanno con rispetto e voglia di rivalsa ben superiore allo status e alla storia societarie. Anche perché la Dinamo è stata capace di soffiare a Milano una Supercoppa, una Coppa Italia e anche lo scudetto del 2015.

Al big match le due squadre arrivano con situazione psicologica differente. La formazione di Messina ha rimediato alla sconfitta interna contro Brindisi (la prima in campionato) battendo le due squadre turche del Fenerbahce e dell'Efes Istanbul e guadagnando il quinto posto che può anche diventare terzo dato che deve recuperare una gara.

Il Banco di Sardegna invece dopo le due vittorie in campionato contro Virtus Bologna e Treviso è incappata in una brutta figura contro il Bakken Bears che ha messo a rischio la qualificazione ai playoff della Champions. Sulla carta come organico non c'è confronto. Basti dire che nessuno in campionato ha media di utilizzo superiore ai 24 minuti. Anche se manca il play Delaney, ci sono altri otto stranieri (due devono restare fuori) e il fuoriclasse Gigi Datome: l'ala olbiese è stata finora più determinante di quanto non dicano le pur buone statistiche, 9 punti col 55% nelle triple e 3 rimbalzi.

Eppure l'orgoglio della Dinamo potrebbe portare a una grande partita. Il coach Pozzecco lo ha annunciato: "Quelle con Milano sono partite che negli ultimi anni hanno sempre regalato enormi emozioni e quindi abbiamo il desiderio e la volontà di far si che diventi una partita entusiasmante".
© Riproduzione riservata