Manu Ginobili ha detto basta. La 41enne guardia di Bahía Blanca (4 anelli con gli Spurs e l'oro olimpico 2004 con l'Argentina) ha annunciato il ritiro dal basket giocato.

Nella sua lunga e gloriosa carriera ha lasciato il segno anche in Italia tra la fine degli anni '90 e gli inizi del 2000 con le maglie della Viola Reggio Calabria e della Virtus Bologna.

I più fortunati l'hanno visto giocare anche al PalaSerradimigni di Sassari. Era il 13 dicembre 1998 e il Banco perse di 3 punti (70-73) contro la Viola, con 22 punti di Ginobili. "Era un alieno, braccia lunghissime, gambe fortissime - rammenta l'ex capitano della Dinamo Emanuele Rotondo - ricordo che pensai che in quella categoria ci sarebbe stato ben poco. Uno dei più grandi e dei più vincenti atleti di sempre, un onore averlo incrociato sul campo".

Con Reggio Calabria centra la promozione in A1 e nonostante la scelta al numero 58 del Draft NBA 1999 dai San Antonio Spurs, resta un'altra stagione sullo Stretto dove sfiora la semifinale playoff.

Poi l'approdo alla Virtus Bologna con la quale nella sola stagione 2000-01, vince campionato italiano, Coppa Italia ed Eurolega. L'anno dopo conquista un'altra Coppa Italia, ma non riesce a confermarsi in Eurolega e in Serie A1.

Nel 2002, all'età di 25 anni, sbarca negli Stati Uniti e inizia la sua lunga storia d'amore con i San Antonio Spurs con i quali vince per 4 volte (2003, 2005, 2007 e 2014) il titolo NBA.
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