Una serata a dir poco disastrosa per la Dinamo Academy Cagliari sconfitta pesantemente in casa dalla Naturelle Imola per 97-79. Un disastro su tutti i fronti, non solo al tiro, ma anche nel gioco e ai rimbalzi.

Imola ha fatto la sua gara, incoraggiando Cagliari in apertura e poi, una volta trovate le giuste misure, massacrandola arrivando anche a 35 punti di vantaggio. I numeri ancora una volta sono tutti dalla parte degli avversari che hanno chiuso con il 56,7% al tiro contro il 45,7% di Cagliari. Con queste percentuali non si va certo molto lontano.

Nel tiro da due Cagliari ha fatto 25 su 50 (50%) leggermente meglio Imola con il 51% (19 su 37), ma quello che ha rovinato la serata alla Hertz ancora una volta sono state le percentuali nel tiro da tre da parte degli ospiti che hanno chiuso con il 56% (15 su 27) contro il 30% di Cagliari (7 su 23).

I rimbalzi poi. Anche in questo caso hanno premiato gli ospiti che ne hanno catturati 41 contro i 33 di Ebeling e compagni.

Solito primo quarto spumeggiante da parte della formazione cagliaritana che trova la via del canestro rispondendo con determinazione alle iniziative degli avversari. Johnson e Rullo sono scatenati e dalle loro mani arrivano i canestri che consentono alla Hertz di conquistare subito un discreto vantaggio. La difesa regge bene e Imola fatica tantissimo per riuscire a rimanere in contatto con gli avversari (15-11 al 7').

Ma come spesso accade all'Academy durante queste prime gare della stagione, d'improvviso si ferma. Imola aumenta il ritmo e dopo essersi trovata sotto di 6 lunghezze (21-15 all'8') piazza, grazie a Raymond e Crow, un break devastante di 11-0 (si passa dal 21-15 dell'8 al 26-21 del 10' per gli emiliani. Il quarto si chiude con la compagine ospite in testa sul 26-23.

Al rientro in campo Imola prende in mano le redini del match. Cagliari fatica, ma ha il merito, comunque di rimanere in partita... almeno ci prova (35-34 al 15'). A pochi minuti dal termine ancora un nuovo black out da parte del quintetto allenato da coach Paolini. Arrivano due triple di fila e Imola si stacca nuovamente (43-38).

Cagliari ci riprova, ma nel finale è ancora Imola con Raymond a tentare la fuga chiudendo al riposo lungo sul 54-43. Dopo la sosta Imola sgretola la Hertz Cagliari. La formazione di Paolantonio comincia a fare il tiro a bersaglio verso il canestro cagliaritano piazzando subito un break di 15-0 (69-43). Rullo e compagni sembrano impotenti nel riuscire a contrastare il gioco e soprattutto ad evitare il tiro di Imola che non si blocca e, implacabile vola sul +27 (77-50).

Al 30' la gara non sembra avere più senso: 79-53 per la Naturelle Imola. Negli ultimi 10' si gioca solo per il punteggio. Gli emiliani si portano a +35 (92-57) poi controllano, con Cagliari che, nel finale, prova solo a rendere meno pesante una serata da dimenticare.

Hertz Cagliari: Allegretti 10, Rullo 11, Johnson 15, Matrone 4, Picarelli, Lucarelli 8, Rovatti 7, Ebeling 3, Floridia, Gallizzi, Miles 21. Allenatore: Paolini.

Le Naturelle Imola: Fultz 9, Montanari, Bowers 14, Rossi 10, Crow 21, Raymond 21, Wiltshire, Magrini 6, Ndaw 3. Allenatore: Di Paolantonio.

Arbitri: Marco Pierantozzi, Gabriele Gagno e Marco Barbiero.

Parziali: 23-26; 20-28; 10-25; 26-18.

Tiri liberi: Cagliari 8 su 13; Imola 14 su 16. Tiri da due: Cagliari 25 su 50; Imola 19 su 37; Tiri da tre. Cagliari 7 su 23; Imola 15 su 27.

Riccardo Paolini (foto Hertz)
Riccardo Paolini (foto Hertz)
Riccardo Paolini (foto Hertz)

PAOLINI - Il dopo Hertz Cagliari-Imola non è stato certo facile per coach Paolini e il suo staff. Rinchiuso negli spogliatoi per almeno mezz'ora il tecnico pesarese ha cercato di capire con la squadra i motivi che hanno determinato un passo falso così devastante.

"Quella di oggi è stata la peggior sconfitta subita in 30 anni di carriera" ha detto in sala stampa Riccardo Paolini. "Per questo chiedo scusa al presidente Giovanni Zucca, a Stefano Sardara e a tutti i tifosi. Una figura orribile. Purtroppo non riesco a capire cosa sia accaduto. In settimana ci siamo allenati davvero bene e abbiamo preparato la sfida nel migliore dei modi. Poi a poche ore dalla gara l'atteggiamento dei ragazzi è cambiato. Non ho visto in loro la cattiveria giusta. Nei loro volti c'era altro, non eravamo cattivi. C'è tanto da fare, si può anche retrocedere ma lottando. Se poi qualcuno non è d'accordo su questo tipo di strategia è libero di andare via".
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