L’atmosfera delle grandi occasioni è pronta a infiammare Monte Mixi. Domani alle 21 la Confelici Cagliari si gioca l’accesso alla finale playoff di Serie B Interregionale, ospitando la Vigor Matelica in Gara 2 della semifinale. Una vittoria proietterebbe i granata verso un traguardo storico, eliminando una delle principali candidate al salto di categoria.

«Non sentiamo la pressione, anzi: la serenità che ci siamo costruiti nel tempo è la nostra forza», spiega coach Federico Manca. «Abbiamo affrontato tante partite da dentro o fuori, e anche domani dovremo mantenere quel tipo di mentalità. Piedi per terra, concentrazione massima e consapevolezza di avere davanti una ghiotta occasione».

A rendere il tutto ancora più delicato c’è l’incognita legata a una possibile Gara 3, che – in caso di vittoria di Matelica – si giocherebbe domenica in trasferta. Ma il parquet di Castelraimondo, casa della Vigor, è stato squalificato per un turno dal giudice sportivo dopo gli episodi al termine di Gara 1, con lanci di oggetti dagli spalti e atteggiamenti intimidatori nei confronti della coppia arbitrale.

In casa Esperia, invece, si respira fiducia. Il gruppo è in crescita sia fisicamente che mentalmente, e ha saputo sopperire all’assenza pesante di Alessandro Potì, in dubbio anche per domani. «La sua è una situazione che monitoriamo giorno per giorno – conferma Manca –. È un giocatore che cambia gli equilibri: ha esperienza, sa segnare nei momenti che contano e togliere pressione a Giordano. La sua presenza ci darebbe tanto».

Tatticamente, l’Esperia è pronta ad adattarsi a ogni scenario: dalla possibile zona alle attenzioni speciali su Giordano. «Dovremo attaccare i vantaggi con lucidità e sfruttare un ritmo un po’ più alto, anche grazie al fattore campo. In casa possiamo aumentare la nostra aggressività offensiva, cercando campo aperto e uno contro uno, ma sempre restando solidi e lucidi. La preparazione sarà meticolosa».

La bolgia del palazzetto cagliaritano è già annunciata. I granata, spinti dal proprio pubblico, vogliono completare l’opera e continuare a scrivere la propria favola.

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