Dal letto dell'ospedale romano su cui è costretta ormai da oltre due anni, ha lanciato un nuovo, drammatico appello. "Datemi una diagnosi, ditemi di cosa sto morendo".

Sono queste le parole di Vincenza Sicari, ex maratoneta azzurra (29esima all'Olimpiade di Pechino 2008), affidate a un videomessaggio.

Torna così a chiedere chiarezza per sé e per la sua condizione, anche attraverso il lavoro dei suoi avvocati Giorgia La Leggia e Luana Sciamanna. "Ciò che lamentiamo è sia l'assenza sia la mancata ricerca di una diagnosi", dice quest'ultima, aggiungendo: "Il suo calvario si protrae da oltre tre anni, da quando ha cominciato ad accusare stanchezza muscolare e febbre. Si sono susseguiti ricoveri in diverse strutture in tutta Italia, fino a questo ricovero al Sant'Andrea iniziato il 21 novembre. Vincenza ora è paraplegica, la fisioterapia finora è stata senza esito e non si evidenzia un quadro diagnostico certo".

"Dalla cartella clinica emerge che dal 21 novembre al 21 dicembre Vincenza Sicari non è stata sottoposta ad alcun trattamento diagnostico o terapeutico presso il Sant'Andrea", riprende Luana Sciamanna. "Non accusiamo nessuno, però. Questa vicenda ci ha coinvolti sul piano affettivo".

Sul tema è intervenuto anche Alfio Giomi, presidente della Fidal, la federazione di atletica. Che ha detto: "Siamo stati vicino a Vincenza sin dal primo momento. L'abbiamo seguita e posso dire che i medici non hanno mai sottovalutato il suo caso. Ma quello che ora ci aspettiamo è una diagnosi".

L'APPELLO DI VINCENZA SICARI - VIDEO:

© Riproduzione riservata