Tore Erittu vuole mettere l'ultimo accento su una carriera da protagonista del ring. Sabato a Sassari il campione di Porto Torres, 38 anni, sfida nuovamente Maurizio Lovaglio per il titolo italiano dei pesi massimi leggeri.

Un remake della sfida di cinque anni fa, quando il pugile sardo fu sconfitto in maniera bruciante, finendo ko in 23 secondi.

E così, per quello che è l'ultimo match della sua carriera, Tore Erittu - tre volte campione italiano dei massimi leggeri - decide di fare i conti col suo passato.

"Lui mi sconfisse sonoramente: non si può vedere un match di boxe di 23 secondi, pagai a caro prezzo un errore. Oggi questa rivincita mi alletta - ammette il pugile sardo - perché se non fosse stato lui l'avversario sicuramente avrei appeso i guantoni".

Ultima occasione per la rivincita, dunque. Perché dopo quella sfida, Tore Erittu si dedicherà anima e corpo ai suoi allievi: "Per me è importantissimo che pratichino questo sport, che mi ha insegnato grandi valori: l'umiltà, il sapersi rialzare quando si cade a terra, che è una cosa di cui oggi ci sarebbe molto bisogno. Voglio godermi questi momenti di aggregazione nella palestra con i miei giovani e calarmi nella veste di tecnico, che mi piace".

L'evento dell'anno della boxe sarda si terrà nei locali della Promocamera di Sassari.

(Unioneonline/L)
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