Trentaquattro giorni: tanto ha impiegato Carlo Coni, 42 anni, di Cagliari, a circumnavigare in solitaria la Sardegna.

Stamattina, alle 11.30, il rientro nella stessa spiaggia da cui era partito: il suo Poetto.

Ad accoglierlo, sulla battigia, parenti, amici e i compagni dell’associazione Olè Kayak, molti dei quali hanno invece preferito percorrere con lui, a pagaiate, l’ultimo tratto del viaggio: da Maddalena spiaggia allo stabilimento D’Aquila.

Coni, barba lunga e pelle abbronzata, è sbarcato sorridente e si è detto felice dell’esperienza appena conclusa. "Lo rifarò", ha annunciato.

A dargli forza, i 500-600 che hanno seguito giorno per giorno i resoconti del diario di viaggio che Carlo Coni ha pubblicato su Facebook.

La sua canoa era attrezzata di tutto punto: riserve di cibo, un piccolo pannello solare per l’energia elettrica con cui alimentare due telefonini e un drone ("Ma non è stato sufficiente: quando sbarcavo ho dovuto approfittare della rete elettrica"), una canna da pesca (più volte ha mangiato pesci da lui stesso catturati), una tenda, un sacco a pelo e un materassino gonfiabile, grazie ai quali l’istruttore di kayak cagliaritano ha potuto dormire accampandosi ogni notte in un punto diverso della costa.
© Riproduzione riservata