Chi non ricorda Walter Tolu? È stato il pendolino della Torres (e di altre importanti squadre), uno dei segreti della squadra di Zola.

Autore di straordinarie discese sulla fascia destra, che si concludevano con cross tagliati per gli attaccanti. «Ho inventato il cross alla Walter Tolu - dice simpaticamente l'ex torresino -. Molto forte, a rientrare al centro, in modo da evitare il mio diretto avversario». Walter non si limitava solo a questo. Dopo l'attacco c'era da rientrare in difesa. A coprire. «Andare su e giù mi veniva spontaneo,mi preparavo a puntino fisicamente», aggiunge lui. I derby di quei tempi col Cagliari li ricorda con nostalgia. «In settimana non si parlava d'altro - afferma Tolu -. Tutta la Sardegna era coinvolta. E poi che emozione l'Acquedotto colmo all'inverosimile. Per non parlare anche di Cagliari: oltre 25 mila persone». L'ex ala destra rivela un aneddoto: proprio il mancato passaggio ai cagliaritani. «Tiddia mi voleva - ricorda -. Avevo anche parlato anche con gli Orrù ed eravamo d'accordo. Ma poi venne il nuovo ds Carmine Longo, legato a Ranieri e a una nidiata di giovani romani, tra i quali Cappioli. Quindi il mio trasferimento sfumò».

Il calcio da quegli anni romantici è profondamente cambiato."Sicuramente i giocatori sono più preparati fisicamente - spiega Walter -. Basta vedere la loro conformazione muscolare. Ma noi eravamo più tecnici e forse più belli da vedere".

© Riproduzione riservata