Uta: Amorati si trasferisce alla Gioventù Sarroch, Aretino svincolato
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Sono giorni di partenza illustri a Uta. Negli scorsi giorni i canali social dell'Uta calcio hanno ufficializzato le partenze definitive di William Amorati e Pietro Aretino.
Il primo, attaccante classe '95, si trasferisce alla Gioventù Sarroch dopo essersi svincolato dai colori biancoverdi: il suo apporto nella squadra, al tempo di Carlo Saba, ora alla guida di Podda, è stato determinante per fare il salto di categoria, dalla Seconda alla Prima Categoria, sino alla Promozione. Adesso una nuova avventura, nuovamente in Prima Categoria, con la maglia del Gioventù Sarroch, attualmente al quarto posto in classifica e con tante ambizioni future.
La nota dell'Uta: «Un ringraziamento speciale al nostro giocatore William Amorati, che da oggi si è svincolato dall’Uta Calcio 2020. Lo ringraziamo per la tenacia, la passione e l’impegno dimostrati nel difendere i nostri colori biancoverdi, segnando 80 gol e contribuendo in modo determinante alle promozioni conquistate negli anni, compresa la storica scalata fino alla prestigiosa Categoria Promozione, mai raggiunta prima dal paese di Uta. Un grandissimo in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera!».
Negli scorsi giorni, sempre dai portali social dell'Uta calcio, è stata ufficializzata la rescissione contrattuale di Pietro Aretino, che dunque si svincola dai colori biancoverdi. Come Amorati, anche il difensore classe '92 è stato uno dei senatori nella cavalcata dell'Uta dalla Seconda Categoria sino alla Promozione, con cui, la passata stagione, è riuscito a raggiungere la salvezza a seguito dello spareggio playout contro Idolo. Tramite una lettera, Aretino ha spiegato i motivi della sua scelta, in totale condivisione con la società, legati specialmente a problemi fisici che lo tengono fermo ormai da prima dell'inizio della stagione.
La nota dell'Uta: «L’Uta Calcio 2020 e Pietro Aretino hanno deciso, in piena sintonia, di intraprendere percorsi diversi. Vogliamo ringraziare di cuore Pietro per questi tre anni e mezzo vissuti insieme: un periodo ricco di impegno, passione e senso di appartenenza. Pietro è stato uno di noi in tutto e per tutto, un compagno, un esempio, un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. Per noi non è solo un giocatore, ma una parte della famiglia Bianco Verde. Uta sarà sempre casa sua».
