Sassari, all’assistente Claudio Cipressa il premio Bomboi degli arbitri di Sassari
Un anno fa, durante una partita, si era rotto i legamenti di entrambe le gambe: è tornato in campoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Assegnato nei giorni scorsi il premio dedicato a Luca Bomboi, arbitro di calcio sassarese morto nel 2019 a causa di una lunga malattia. L’evento si è tenuto nel Teatro dei Cappuccini del capoluogo turritano alla presenza dei direttori di gara della provincia e non solo. «Ricordiamo Luca per la sua resilienza», afferma Davide Cossu, presidente della sezione arbitri di Sassari. «Nonostante quello che stava soffrendo ha sempre voluto ritornare in campo fino all’ultimo». Tanti presenti indossavano il braccialetto con la frase-mantra di Luca: «Sorridere, voce del verbo nonostante tutto».
«Un associato dell’Aia riesce a restare vivo nell’associazione grazie a quello che ci ha lasciato. Nel caso di Luca erano anche i sorrisi», riferisce Michele Affinito, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Arbitri. Il movimento arbitrale nell’Isola è in continuo sviluppo: nel Nord Sardegna ci sono 170 arbitri di cui 30 donne, mentre si continuano a organizzare corsi per i fischietti. «Il movimento del calcio sardo è in grande crescita» continua Affinito, «e questo ha permesso anche l’evoluzione degli arbitri. È un’ottima scuola arbitrale, come si è sempre dimostrata nonostante le grandi difficoltà logistiche. Come Aia ci riteniamo molto soddisfatti dagli arbitri dell’Isola».
A ricevere quest’anno il premio Bomboi è stato Alessandro Cipressa, assistente della Commissione Arbitri Nazionale che, un anno fa, nel corso di Cosenza-Catanzaro subì la rottura dei legamenti a entrambe le gambe. Ma con grande determinazione è riuscito a rientrare in campo nove mesi dopo per il match Cesena-Reggiana, sempre in Serie B.