Una carriera illustre lunga venticinque anni, dalla Serie C1 alla Promozione, con quattro campionati vinti e tanta voglia di conquistare il quinto al termine di questa stagione. Pierluigi Porcu, che ad agosto era tornato a casa al Selargius, è un nuovo giocatore del Monastir e ha esordito ieri in Coppa Italia, nella vittoriosa sfida di ritorno dei quarti di finale contro la Verde Isola (0-5).

Un trasferimento già concluso la scorsa settimana, ma coi selargini che per alcuni giorni hanno atteso prima di dare il via libera, e che aggiunge qualità ed esperienza per la rosa di Marcello Angheleddu.

«Adesso c'è da battagliare, speriamo che l'epilogo sia lo stesso che ho avuto lo scorso anno», ricorda il difensore classe '80 nel confronto con la scorsa stagione, dove vinse il Girone A di Promozione col Villasimius davanti al Castiadas (che ritrova adesso come rivale diretto, secondo a -2 dal Monastir). «Accetto il progetto della società con tanto entusiasmo. Avevo fatto una scelta di vita tornando a Selargius, però l'ambizione di tornare a lottare per qualcosa di importante è l'adrenalina che mi spinge per andare avanti».

Venticinque anni in campo. La carriera di Porcu inizia nella stagione 1997-1998 in Serie D col Selargius, col debutto contro il Pavia e un gol nei playoff contro il Legnano. Ha poi vinto il campionato, oltre alla scorsa stagione al Villasimius, nel 2019 con la San Marco Assemini, nel 2015 col Castiadas e nel 2009 col Selargius, le ultime due in Eccellenza, vestendo in aggiunta le maglie di Arzachena, La Palma, Tempio, Torres e Villacidrese toccando i campionati dalla C1 alla Promozione. Domenica sarà atteso dalla trasferta di Lanusei, sfida da ex per il suo compagno di reparto Federico Bellu che è un 2003 e si sta imponendo. «L'avevo già visto giocare qualche volta e mi aveva impressionato», dice Porcu su di lui. «I feedback ricevuti da tutti gli allenatori e i compagni che ci hanno giocato assieme erano ottimi e ho avuto solo conferme: è un ragazzo di grande avvenire e potrà sicuramente fare una luminosa carriera. Conoscevo già alcuni compagni da esperienze passate, tutti gli altri come avversari o per fama: stiamo parlando di giocatori che sono un lusso per la categoria».

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