L'anno scorso in Sardegna erano 76, tra Eccellenza e Promozione. Ma se ne trovavano anche in Prima Categoria. Il trend continua anche nella recente campagna acquisti estiva, da Iglesias a La Maddalena: nei campionati dilettantistici sardi c'è un'autentica ondata di giocatori argentini. L'anno scorso il record nel Villasimius, che ne tesserò ben 10. Ma anche a Stintino ad esempio non hanno scherzato: 6.

I motivi sono tanti. Innanzitutto la qualità: sono generalmente di buon livello per queste categorie e provengono normalmente dalla terza serie argentina (qualcuno anche da campionati superiori). Inoltre spesso hanno militato in settori giovanili importanti, coprono ruoli in cui nell'isola c'è mancanza di giocatori: registi, attaccanti, mezze punte e persino difensori centrali.

L'introduzione dei fuori quota nei campionati ha invece prodotto nel calcio sardo (e non solo ovviamente) un brulicare di esterni (bassi e alti), impiegati in quelle zone, diciamola tutta, "per fare meno danni". Cosa che non fa bene al calcio ed è ampiamente risaputa da allenatori, direttori sportivi ma anche dal pubblico. Spesso i fuori quota, una volta esaurita la loro funzione, cioè quando superano i limiti di età, finiscono le loro illusioni nei campionati minori. Sulla carenza, in linea generale, di giocatori sardi e italiani di questo tipo si potrebbe parlare a lungo. E se si guardano ad esempio le classifiche dei marcatori i calciatori sardi più prolifici hanno in genere superato i 30 anni, a volte i 40. Un dato di fatto quindi e un bel guaio.

Da anni, infatti, non si gioca più per strada e sono troppe le scuole calcio che non stanno esaurendo i loro compiti. Quasi sempre schiave della tattica (a dei bambini?!) a discapito della tecnica, con qualche interesse economico di troppo. Come le rette mensili che pagano le famiglie dei ragazzi. Tutto questo sta abbassando la qualità del nostro calcio. E in un mondo oramai globalizzato favorisce l'ondata degli stranieri. Come gli argentini, che come qualità prezzo, garantiscono un rendimento quasi sempre alto e più sicuro. Non mancano di certo i bidoni, come non mancano procuratori senza scrupoli, genitori invadenti e ossessivi, presidenti che in una sola stagione, per investimenti sprovveduti, rovinano una società. Ma questi sono altri capitoli. Da approfondire.

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