Serve una svolta nella organizzazione della Asd Porto Torres Calcio, il club rossoblù che chiede un supporto maggiore a soci e dirigenti per cambiare le prospettive di una squadra retrocessa dalla Promozione in Prima Categoria. «Servono nuove risorse umane per sostenere una squadra sia economicamente che nei singoli compiti e impegni che comporta un anno di Campionato», osserva Stefano Valente, dirigente del Settore giovanile del Porto Torres calcio, intervenuto nell’assemblea pubblica aperta a tutti i soci, sostenitori, appassionati, calciatori ed ex calciatori, imprenditori e cittadini, convocata giovedì scorso nella sala conferenze del Museo del Porto.

All’ordine del giorno la possibilità di aumentare il numero dei soci, ma anche per ampliare la compagine dirigenziale e sociale e indicare le prospettive future della Prima squadra e del settore giovanile comprese le attività di base. «Così come è gestita attualmente rischia di non avere un futuro, - aggiunge Valente - mentre ogni associazione sportiva deve essere gestita come una impresa, in cui almeno una ventina di persone svolgono ruoli e compiti ben precisi, senza confusione di mansioni o sovraccarichi di lavoro, perché si corre il pericolo di perdere di vista l’obiettivo e di fare male il proprio lavoro».

Un sistema di persone che sposi il progetto “Porto Torres calcio”, soggetti che credono nella squadra, pronti a dargli gambe. «Perché mantenere una squadra in Promozione è stato difficile , ma mantenerla in Prima Categoria sarà ugualmente complesso se manteniamo lo stesso stato di cose,– aggiunge – quindi ritengo che ognuno debba impegnarsi anche per trovare fondi e risorse per accompagnare la squadra nel suo percorso di crescita. Lo scorso Campionato di Promozione la società ha impegnato risorse pari a 115mila euro, una cifra importante, non facile da reperire, ma che richiede l’impegno da parte di tutti per salvare un patrimonio storico da non disperdere. «Ci dobbiamo ritenere tutti responsabili di questa retrocessione – ha aggiunto il presidente dell’Asd Porto Torres, Salvatore Proto Depalmas – ma dobbiamo pensare tutti di lavorare. Il Settore Giovanile è sano e tra un paio di anni potremo attingere da questo vivaio per ricostruire una squadra». 

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