Non è stata una domenica felice per le sarde nei campionati nazionali, tolto il Cagliari. Olbia e Torres hanno perso in Serie C, in D tre pareggi e il nuovo KO del Budoni. Di questo, in particolare della Lega Pro, si è occupato Virgilio Perra: «Il fatto che ieri non abbia vinto neanche il Cesena, peraltro in una trasferta difficile come quella di Ferrara, è comunque un buon segnale. C'è ancora margine per la promozione diretta», il suo giudizio durante "L'Informatore Sportivo" su Radiolina. «La Torres ha una grande società alle spalle, se vuoi vincere o far bene questa è la cosa principale da guardare. Col Cesena può giocarsela fino in fondo, mentre per l'Olbia la situazione è preoccupante». Sul discorso delle squadre sarde nei campionati nazionali ha una certezza: «Avere due società in Serie C per la Sardegna è un patrimonio importante, e sono anche poche. La speranza è che l'Olbia mantenga la categoria, così come il Cagliari in A, poi se la Torres andasse in B sarebbe un risultato incredibile».

Addio contestato. Perra ha iniziato questa stagione in Promozione all'Arborea, prima dell'esonero in maniera burrascosa: «Mi chiedevano di far giocare il figlio del presidente titolare 90' e un altro ragazzo, Cicu, per il quale la madre metteva soldi alla società. A me non piaceva e non mi avevano mai imposto la formazione in carriera: prima del Terralba non ho convocato uno di quei due e mi hanno esonerato, ma la squadra stava facendo bene». Ora guarda il calcio sardo da fuori, con un occhio di riguardo sull'Eccellenza: «Ho visto Ferrini-Ilva nel recupero. L'Ilva subisce poco ma stenta a fare gol, davanti non mi è sembrata una squadra eccezionale ma il fatto che subisca poco è importante per vincere il campionato. Poi un pizzico di fortuna non fa mai male: spesso ha vinto alla fine o su calci piazzati. La Ferrini è seria e se la sta giocando, il campionato è ancora lungo e bisogna anche vedere le ambizioni del Tempio. Penso però che l'Ilva alla fine avrà la meglio».

Il passato. In Promozione dominano il Monastir (+5 nel Girone A) e la Nuorese (+6 nel B), due delle tante squadre che Perra ha allenato nella sua lunga carriera. «A Nuoro ho avuto la fortuna di vincere la Serie D da giocatore, andando poi a giocare in C dove arrivò Gianfranco Zola dopo un'amichevole in cui ci mise in difficoltà, e da allenatore di conquistare due campionati», ricorda al programma condotto da Lorenzo Piras. «Il campionato è ancora lungo, penso che nel Girone A il Monastir non avrà problemi. Nessuna delle avversarie può sostenere quel ritmo, Ragatzu ha una squadra dietro che lo rifornisce di palloni e lui è molto bravo. E Angheleddu l'avevo lanciato io da giocatore all'Atletico con Tonino Orrù: penso che anche da allenatore possa fare bene, è un ragazzo sveglio».

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