Dall’atletica al ciclismo, accompagnata sempre da quella voglia di mettersi in gioco che rende ogni sfida stimolante. Nadia Cherchi, portacolori della Donori Bike, è tra le figure di punta del ciclismo amatoriale femminile sardo. Una delle atlete più resistenti che, nel momento in cui la strada si inerpica, riesce a fare la differenza: tra i suoi risultati principali la vittoria alla cronoscalata ‘’Ajo Città di Sinnai’’ e il quarto posto al Giro Sardegna nel 2019.

La cinquantatreenne di Cortoghiana, infermiera da trent’anni, ha dominato insieme al suo compagno di squadra Emiliano Murtas la cronoscalata a coppie a Dolianova, organizzata domenica scorsa da Gino Mameli. Sui quasi nove chilometri di gara, il duo della Donori Bike ha impostato un ritmo deciso, costante e intenso sin dalle prime pedalate. Pedalate che, chilometro dopo chilometro, hanno portato Murtas e Cherchi a fare loro un appuntamento prestigioso del calendario isolano.

Quattro allenamenti settimanali, mille chilometri al mese: per Nadia Cherchi il ciclismo è passione e confronto positivo con le avversarie. “Mio marito mi ha trasmesso questa passione, ho cominciato dieci anni fa. I primi cinque anni facevo mountain bike poi ho iniziato a usare anche la bici da corsa’’, racconta. Bici da corsa con cui si allena per le salite di Nebida, Perdaxius e l’erta di Genna Bogai con costanza e dedizione. “Vorrei che si incentivasse la cultura del ciclismo tra le donne, così da avvicinare sempre più ragazze a questa disciplina’’, conclude. “Sono certa che anche in Sardegna ci saranno in futuro gare femminili numerose’’.

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