50 anni al servizio di una squadra: il Latte Dolce. Per questo mezzo secolo di attività dirigenziale ad Oristano è stato premiato dalla Federazione, per mano del presidente Gianni Cadoni, il mitico Angelo Dettori, 85 anni, ex capo meccanico in pensione, che a Sassari chiamano tutti Boniperti, l'indimenticato giocatore e dirigente juventino.

Una statuetta che raffigura un gladiatore per ricordare la passione che un uomo onesto e stimato da tutti ha dedicato alla sua formazione e al calcio. Sport per cui palpitava anche quando era giovane emigrante in Inghilterra, dove in un sobborgo di Londra conobbe la sua moglie francese Nikol."Lavorava in un ospedale con mia sorella.Voglio dedicare in particolare maniera a lei il riconoscimento - spiega Dettori - Mi ha sempre assecondato nelle mie scelte". Boniperti è un vero sassarese, amante perciò della battuta e della goliardia (che a Sassari si chiama cionfra). Appartiene con orgoglio al gremio degli Ortolani, cosa ovviamente a cui tiene molto.

Tra l'altro è il fratello di Costanzo Dettori, scomparso da qualche anno per Covid, uno dei più grandi difensori di sempre della Torres. "Mi manca molto ed è stato un grande uomo e giocatore", sottolinea lui. Per Angelo Dettori si prospetta un altro campionato in serie D col Latte Dolce, nelle vesti naturalmente di accompagnatore ufficiale delle squadra. "Sono un vincente e porto fotuna - sottolinea -. Di campionati ne ho vinti tanti, anche a livello giovanile. E poi i ragazzi, che per me sono figli, l'allenatore e la società vogliono che quello sia sempre il mio posto. Ogni santa domenica in panchina a soffrire e gioire per la mia squadra di una vita: il Latte Dolce". 

 

© Riproduzione riservata