Nel nutrito gruppo di sportivi che arrivati in Sardegna per lavoro hanno poi deciso di trascorrerci la vita, rientra a pieno titolo Erika Striulli, playmaker veneziana trentunenne, capitana del Cus Cagliari in A2 di basket.

Triennale in economia, specialistica in corso a Venezia e anni in A1 con Arezzo, Cus Cagliari, Napoli, La Spezia e Lucca. “Il futuro sembrava definito, peccato mi sentissi come se stessi vivendo la vita di un’altra. Nel 2018 a Lucca l’ambiente era complicato, soffrivo di attacchi d’ansia in campo e facevo fatica a distinguere le linee”, svela Erika. “Ho iniziato un percorso introspettivo grazie alla psicoterapia cognitiva comportamentale, avevo smesso di credere nel basket, poi ho capito che la possibilità di rinnamorarmene dipendeva da chi avrei avuto intorno. E così sono passata dall’A1 al Cus Cagliari, che si era appena salvato in A2. Ho scelto le persone: volevo essere allenata da Federico Xaxa, che avevo avuto in A1 nel 2012 proprio al Cus, e sapevo che Mauro Mannoni era diventato il responsabile del basket”.

Nel 2018 Erika Striulli ha voltato pagina. “Via con due valigie, cane e conto corrente vuoto, a cercare la mia strada con coraggio”. E a Cagliari ha costruito due carriere brillanti.

Nel basket come pilastro del Cus, ora 7º. “Una buona stagione ma prima pensiamo alla matematica salvezza poi ai playoff. Nell’ultima gara un crollo nella ripresa, capita quando un insieme di cose non permettono di avere la tenuta. Io, dopo l’infortunio al crociato son al 40 percento, al top l’anno prossimo”.

Nel lavoro, la subito la svolta. Rinunciato alla specialistica, nel 2018 ha seguito un corso di istruttrice cinofila presso il Centro Mifidodite, dove tuttora lavora ed è formatore regionale, poi sono arrivate le specializzazioni su preparazione sportiva e acquaticità e Utilità e difesa. “I cani possono fare tantissimi sport, da agility a utilità e difesa, ma l’istruttore deve capire se sono portati. Ho proposto al Cusi e al Cus un progetto di sport cinofilo inclusivo: attività in cui bimbi disabili e normodotati operano con cani idonei allo scopo”.

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