La Corte d'Appello federale della Figc ha ribaltato la sentenza di proscioglimento nei confronti del presidente del Carbonia Stefano Canu e lo ha condannato a sei mesi di inibizione. In primo grado il massimo dirigente dei minerari era stato assolto dall'accusa di aver falsificato la firma di un ex dirigente del club.

Secondo le valutazioni del tribunale di primo grado, non sussistevano gli estremi per poter accettare la richiesta di condanna da parte delle procuratore ma pochi giorni fa la Corte d'appello federale ha invece completamente ribaltato il primo pronunciamento e ha deciso di sanzionare il presidente Canu con sei mesi di inibizione e 800 euro di ammendo a carico del Carbonia.

Secondo il presidente della Corte d'Appello il massimo di dirigente si sarebbe reso responsabile di "comportamento scorretto".

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