A quasi 39 anni (li farà il prossimo 19 aprile) Alessio Figos non smette di segnare e soprattutto di essere decisivo. Arrivato alla Ferrini a inizio dicembre dall'Iglesias, dove aveva segnato solo una volta nella prima parte di stagione contro la Nuorese, l'attaccante classe '84 (che in carriera ha fatto anche la C2 fra Nuorese, Sanremese e Südtirol) si è specializzato nel risolvere le partite a gara in corso: è successo già quattro volte, per un totale di nove punti in più per la squadra di Sebastiano Pinna. La prima volta a Lanusei, ribaltando con una doppietta il risultato da 1-0 a 1-2 in due minuti (appena entrato), poi i gol vittoria contro Monastir, Ossese e domenica scorsa Calangianus, gli ultimi due praticamente sui primi palloni toccati. «Mi fa piacere, perché ho dato una mano alla squadra: sono arrivato per questo», le sue parole sul momento personale e di squadra. «All'inizio ho avuto qualche problema fisico, che adesso sto gestendo. La squadra è forte, io ho solo dato il mio apporto».

Obiettivo alto. Improbabile che si giochino i playoff in Eccellenza, visto il distacco fra seconda e terza, ma dopo la scorsa stagione da record la Ferrini vuole comunque chiudere nelle prime posizioni. «Per noi non cambia nulla, nel senso che ci siamo messi l'obiettivo di guardare in alto. La società ce lo chiede e anche noi lo vogliamo: quando si è in alto in classifica bisogna puntare al massimo possibile», il giudizio di Figos sul finale di stagione. Domenica la Ferrini ospiterà il Bosa, poi le due trasferte con Nuorese e Budoni (in mezzo il turno di riposo) e chiusura in casa col Taloro Gavoi. Poi, per Figos, ci sarà il momento di pensare a cosa fare più avanti, lasciando aperta ogni possibilità: «A quasi 39 anni bisogna guardare al presente, perché comunque fra lavoro, famiglia e problemi fisici dovrò vedere come sto durante l'estate per capire se posso continuare con le giuste motivazioni. Ma alla Ferrini mi trovo molto bene».

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